Bologna, installazione a Porta San Donato. Il "pugno" che illumina l’Ateneo

Ecco 'Zero' di Patrick Tuttofuoco, vincitrice del bando del ministero

L’installazione al neon 'Zero' a Porta San Donato

L’installazione al neon 'Zero' a Porta San Donato

Bologna, 16 gennaio 2019 - Un pugno che si dischiude. Lentamente. Un’immagine in movimento, a rappresentare una transizione, a dimostrare come spetti all’arte interpretare (e anticipare), le modificazioni sociali. Si chiama Zero (Weak Fist), e da domani alle 19 campeggerà con i suoi fluorescenti colori pastello sulla sommità di Porta San Donato. L’opera di Patrick Tuttofuoco è la vincitrice del bando Italian Council dal nostro Ministero per i Beni Culturali, all’interno di un esperimento di individuazione e valorizzazione della nuova creatività nazionale, con una particolare attenzione rivolta agli scenari esteri. Il lavoro, che è uno dei cosiddetti ‘main projects’, i progetti principali di Art City in occasione di Arte Fiera, nasce già, nelle intenzioni dell’autore (e dell’istituzione pubblica che lo ha reso possibile), con un’aspirazione nomadica. Partito da Rimini, dove ha fatto bella mostra sull’Arco di Augusto, è arrivato a Berlino, nel cortile dell’Ambasciata Italiana, e adesso è a Bologna, prima di essere definitivamente acquisito dalle collezioni del Museo d’Arte di Ravenna, dove dialogherà con gli importanti mosaici lì conservati.

«Il mio pugno - dice Tuttofuoco - racchiude in sé il racconto cardine della n12ostra epoca. La necessità dell’incontro e dell’apertura, il bisogno di credere fermamente, a tutti i costi, nelle possibilità del dialogo e dell’inclusione. E’ un’installazione immaginata per inserirsi nelle pieghe del nostro passato, sia quello più recente che quello remoto, per sottolinearne la modernità. Ci sono messaggi che le pietre conservano per noi, e che ‘Zero’ proverà a diffondere».

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Tutto è iniziato a Rimini, dove l’Arco di Augusto, naturale porta di ingresso alla città, ha accolto l’opera, per conservare lo stesso valore simbolico che aveva quando fu eretto, favorire il flusso tra le genti e le culture. Così sarà a Bologna: «La scelta è caduta su Porta San Donato, spiega l’artista, per il suo essere la via di ingresso alla zona universitaria, e quindi il ‘pugno’ che sta per aprirsi ricorda la vocazione alla cultura internazionale che da sempre caratterizza Bologna».

Zero’ è una scultura mobile luminosa che è stata progettata per poter viaggiare. «E’ - dice ancora l’artista - uno strumento offerto alle città per fare tesoro della propria storia e collegarsi con il futuro». Il lavoro sarà visibile sino al 17 febbraio.

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