Qualità della vita, Bologna in vetta Primi per istruzione e occupazione Ma la sicurezza resta un problema

Indagine del Sole 24 Ore: le Torri risalgono 5 posizioni rispetto al 2021 e conquistano il trono, come nel 2020. Ottima performance per numero di laureati, ricchezza e medici. Campanello d’allarme su violenze e rapine

La Città metropolitana di Bologna è ancora al primo posto per la qualità della vita nella classifica annuale stilata dal Sole 24 Ore. Dopo un anno sabbatico, quando nella classifica principale le Due Torri erano scivolate al sesto posto, per il 2022 gli standard qualitativi della vita sotto i portici Unesco sono tornati quelli di sempre. Con qualche avvertenza, che nemmeno a dirlo è sempre quella: reati e criminalità fanno cadere le foglie dagli allori, anche se ogni numero va accuratamente interpretato.

Arrivando agli indicatori, se ne confermano alcuni storici dell’indagine: valore aggiunto pro capite, prezzi delle case e incidenza dei canoni di locazione sul reddito medio dichiarato, imprenditoria giovanile, giovani neet, ore di cassa integrazione ordinaria, infortuni sul lavoro, indice della qualità dell’aria, tasso di motorizzazione, indice di litigiosità nei tribunali, mortalità da incidenti stradali, numero di bar, ristoranti, librerie e palestre, agriturismi, indice di lettura, verde urbano, banda larga ultraveloce, amministratori comunali under 40. In ogni caso quest’edizione dell’analisi ha dato ampio spazio alle ricadute sul territorio dei grandi shock del 2022: guerra in Ucraina, caro-energia, inflazione.

LA SITUAZIONE

Bologna, come detto, ha guadagnato cinque posizioni e ha scalzato Trieste (Bolzano seconda, Firenze terza), soprattutto grazie agli indicatori economici e agli indicatori dell’istruzione. Molte delle altre province dell’Emili–Romagna sono in crescita: Parma, l’unica altra emiliana nella top ten, ha guadagnato tre posizioni ed è conseguentemente salita al nono posto. Sono cresciute anche Reggio Emilia (13esima, +6), Modena (17esima, +7), Piacenza che è 24esima (+14) e Forlì-Cesena (34esima, +6). Sono peggiorate invece Ravenna (30esima, -3), Rimini (41a, -3) e Ferrara (51a, -6).

SOTTO LE TORRI

Bologna è al primo posto nella sezione demografia, società e salute, seconda per ricchezza e consumi, settima per affari e lavoro, decima per la cultura e il tempo libero, tredicesima per ambiente e servizi.

La città ha anche il record di diplomati e laureati tra i 25 e i 39 anni, oltre che quello della partecipazione elettorale, ed è seconda per il più basso numero di giovani che non studiano e non lavorano. Specularmente è incoraggiante il tasso d’occupazione (Bologna è seconda), mentre la città è saldamente terza per la penetrazione della banda larga. Le note dolenti arrivano quindi dal comparto giustizia e sicurezza, con il 95esimo posto generale che è sì un leggero miglioramento rispetto al 2021 – l’anno scorso le Due Torri erano al centesimo posto –, ma che preoccupa ancora un po’ gli analisti.

In particolare, colpiscono ancora una volta gli alti indici di pericolosità a Bologna delle violenze sessuali, la cui barra d’attenzione è alta più che mai dopo il tragico omicidio di Alessandra Matteuzzi, e dei furti nei centri commerciali, oltre che delle rapine. Variabili che posizionano Bologna al quarto posto nella classifica generale dell’indice di criminalità del 2022, in una posizione tutt’altro che lusinghiera.

LE REAZIONI

Decisamente soddisfatto Luigi Tosiani, segretario regionale del Pd. "Grazie al lavoro delle amministratrici e degli amministratori, alle #comunità che costruiscono risposte ai bisogni crescenti – ha scritto sui social –. La sfida è quella di fare sempre meglio e non accontentarsi, ed insieme possiamo farcela". Per Stefano Bonaccini, anche candidato al Congresso dem, "La prima risposta alle persone è quella nei territori. Bologna è la prima provincia in Italia per qualità della vita – ha detto il governatore –, e passi in avanti hanno fatto Parma, Reggio Emilia, Modena e Piacenza. Un grazie sincero ai sindaci e alle sindache. E alle loro comunità. La collaborazione fra istituzioni e cittadini è alla base della buona amministrazione. Che forza l’Emilia-Romagna".

Paolo Rosato

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