Quando il teatro è emancipazione Comunale pronto per l’ouverture

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Un cartellone invernale all’insegna dell’inclusione sociale. Così il teatro comunale di Dozza si prepara all’ouverture di domani. E il sipario si alzerà con la rassegna ‘Cittadinanza in scena’. Un format teatrale sul tema della cittadinanza attiva, inserito nel quadro delle iniziative di ‘Oltre la Siepe’, che coinvolgerà ben sette compagnie. L’esperienza, infatti, è il frutto di un lavoro corale tra i rappresentanti del terzo settore, gli operatori culturali ed i professionisti del comparto sanitario. Un impegno che ha dato vita nel 2008 al progetto regionale ‘Teatro e salute mentale’. Un protocollo d’intesa, unicum a livello nazionale, che raccoglie quelle realtà artistiche in stretto contatto coi Servizi di Salute Mentale della Regione Emilia-Romagna. Il teatro come strumento utile e necessario per costruire un percorso di emancipazione. Un modo originale per alimentare la riflessione sugli stereotipi e contrastare i pregiudizi. Al centro ci sono i temi della qualità della vita e del benessere mentale. Apertura affidata, alle 21, a ‘Corsi e ricorsi’ insieme a Tilt – Gruppo Giovani. Sette giorni dopo spazio alla Compagnia Exit con ‘Quella voce nella caverna’. Il 27, alle 17, toccherà a Davide Dalfiume che, insieme ai suoi allievi del corso di teatro di Università Aperta, si esibirà in ‘La comicità ci fa stare bene’. Il dicembre del teatro di Dozza inizierà il 2, alle 21, con Federico Caiazzo e ‘Come va là dentro?’ mentre il 9 il Collettivo Non Ordinario porterà in scena ‘Tutto in una notte’. Il 16 ‘Pertugi, varchi e altri incantesimi’ con Extravagantis Teatro prima di quel ‘La luce del mondo’, targato Gruppo teatrale ‘Tabù’ e Banda TaMbù, del 19 dicembre al Cinema Pedagna di Imola. Epilogo il 22, alle 10, al teatro dell’Osservanza della città con ‘Prove di cittadinanza: leggere e trasformare il reale attraverso il teatro’.

Tutti gli spettacoli avranno ingresso a offerta libera (prenotazione via messaggio al 380.7550687). "Un’altra occasione per cogliere le istanze della comunità che è latrice di bisogni ma, al tempo stesso, risorsa – spiega Giuseppe Moscatello, vicesindaco di Dozza –. Un concetto alla base di quel welfare ‘generativo’ che rigenera e dà una risposta originale". E ancora: "Il teatro è liberazione, energia, emozioni, stati d’animo e partecipazione – conclude –. Un veicolo artistico privilegiato. Lo strumento migliore per fare esperienza dell’altro e crescere nella consapevolezza. Come individui e comunità". Tra gli altri appuntamenti in cartellone nella sala di via XX Settembre si segnalano le tre proiezioni del 27 novembre, ‘Giochi fatti’, ‘Appena un giorno’ ed ‘Elementi applicati’, sulla violenza di genere con la presenza del regista Francesco Minarini. Il 7 dicembre sullo schermo ci sarà il cortometraggio storico ‘Il Moro’, girato in Rocca, poi il 22 gennaio occhi puntati sul documentario ‘Aspettando la cura. La vita con la fibrosi cistica’ di Stefano Vaja con offerta libera destinata all’associazione Lega Fibrosi Cistica Emilia. Chiusura il 12 febbraio con il video riepilogativo del fortunato festival estivo ‘I Comici del Borgo 2022’.

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