
I Tremulaterra, in concerto questa sera in piazza Lucio Dalla
Grazie al successo internazionale della Notte della Taranta, il ricchissimo patrimonio delle culture musicali tradizionali della Puglia è diventato pop, elemento centrale di attrattiva turistica del territorio. Una ricchezza sonora che viene celebrata, da questa sera a domenica, in piazza Lucio Dalla, con Puglia in Festa, tre giorni di concerti dedicati proprio alla regione, con un programma che riflette la molteplicità di suggestioni e di fonti una volta conosciute e studiate solo dagli antropologi (pensiamo al celebre testo di Ernesto De Martino ‘La terra del rimorso’), e che adesso fanno ballare i giovanissimi, grazie soprattutto al potere ipnotico e alla sensualità della pizzica. Sarà quindi la danza, il segno che accomuna le tre serate, con la possibilità di partecipare il pomeriggio a laboratori gratuiti per apprendere i passi base e poi metterli in pratica durante i concerti.
Aprono il piccolo festival, questa sera, i Tremulaterra, un trio che prende ispirazione proprio dai panorami assolati raccontati nella ‘Terra del Rimorso’, ricostruendo le pratiche di guarigione rese famose da quella ricerca, con i musicisti-terapeuti chiamati nelle abitazioni per far guarire, con le loro ballate, dal morso del ragno, la taranta, appunto. Un repertorio vastissimo, il loro, che intreccia le travolgenti ‘pizziche’ con canti di lavoro e protesta, con gli stornelli e i canti cosiddetti ‘alla stisa’, eseguiti a una o più voci senza accompagnamento strumentale, che alleviavano il duro lavoro nelle campagne.
Domani il programma prevede una presentazione del Carpino in Folk, una rassegna che va in scena ogni anno a Carpino, nel Gargano, con l’intenzione di documentare e divulgare la realtà del folk di quell’area, attirando un pubblico di decine di migliaia di persone che arrivano da ogni parte d’Europa per vivere una esperienza di immersione totale in una civiltà rurale, nella quale la musica svolge un ruolo centrale di narrazione e anche di coesione della comunità. Si esibirà il gruppo Gargano Soul, con la direzione artistica di Antonio Pizzarelli e Guido Sodo, nello spettacolo ’Chi sonä e Cantä no nmòrë majï’. La serata, per decisione di Carpino in Folk, sarà dedicata a Teo Ciavarella, il jazzista che viveva e lavorava a Bologna, nato nel Gargano, che avrebbe dovuto partecipare al concerto come ospite speciale.
Finale domenica con il concerti dei Sonabbash, che, propongono, oltre alle pizziche, le tarantelle della Campania e di altre regioni e le tammurriate sino alla canzone d’autore di Matteo Salvatore, lo straordinario cantautore scomparso nel 2005 che tanti importanti artisti italiani considerano la loro fonte di ispirazione. Come Vinicio Capossela che gli ha reso omaggio nel disco ‘Canzoni della Cupa’. Ingresso gratuito.
Pierfrancesco Pacoda