GABRIELE MIGNARDI
Cronaca

Quella Repubblica durata 90 giorni

Il docufilm del regista Masi sulla storia di Montefiorino, territorio autoproclamatosi indipendente nel 1944.

Oggi alle 21 al cinema Astra-Star di Bazzano per il terzo appuntamento della rassegna Il cinema sorprende arriva l’ultima opera del regista bazzanese Enrico Masi. Il collettivo di residenti in Valsamoggia impegnati a valorizzare la settima arte che in questo piccolo centro conta ancora cinque spazi dedicate al cinema, stavolta gioca ‘in casa’ con il mediometraggio di finzione ‘Paura dell’alba’, col quale Masi continua il suo lavoro di cinema di cultura e porta sul grande schermo una storia che nasce in famiglia. È il racconto girato tra Valsamoggia, Zocca, Bologna, passo della Croce arcana e Appennino tra Modena e Reggio dove si svolse la breve vita della Repubblica di Montefiorino: il territorio che durante la Resistenza si autoproclamò indipendente. Una storia narrata fra gli altri da Ermanno Gorrieri, forse il primo esempio di governo autonomo durante l’occupazione tedesca e che durò lo spazio di un mese e mezzo nell’estate del 1944.

"Il racconto l’ho ascoltato tante volte in famiglia, vissuto da tanti e fra essi un cugino di mio nonno, Corrado Tagliavini di Calcara, morto proprio a Montefiorino" spiega Masi che per la ricostruzione storica si è avvalso della consulenza del prof Pier Giorgio Ardeni (UniBo) mentre la produzione è sempre della Caucaso Factory, la società di produzione cinematografica con sede a Bologna guidata da Stefano Migliore. Per il regista nativo di Bazzano, ma ormai stabilmente residente a Roma, si tratta dell’ottava opera (buona parte targate Rai) a partire dal suo esordio veneziano di tredici anni fa con il lavoro sulle olimpiadi di Londra.

g. m.