Bologna, il questore visita la zona stazione: "Più controlli, ma serve l’aiuto di tutti"

Microcriminalità in aumento attorno alla Galleria 2 agosto, Isabella Fusiello incontra chi vive e lavora lì. E sottolinea: "Militarizzare la città non si può"

Bologna, 18 giugno 2022 - "Militarizzare la città non si può. Allora anche i cittadini possono fare la loro parte per contrastare il degrado, con iniziative culturali e sociali: sono loro il primo presidio di sicurezza". Sono parole del questore Isabella Fusiello, che ieri mattina è andata in Galleria 2 agosto, di fronte alla stazione, per parlare con commercianti e residenti della situazione della zona. Tantissime infatti sono le segnalazioni in questura di risse, spaccio, degrado nei pressi di piazza XX Settembre. E così il questore ha deciso di intervenire di persona: "Sono una cittadina anche io", sottolinea.

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Il questore Isabella Fusiello parla con una cittadina in Galleria 2 agosto
Il questore Isabella Fusiello parla con una cittadina in Galleria 2 agosto

In questi giorni, il Reparto mobile ha presidiato l’area, con pattuglie in particolare tra le vie Boldrini e Gramsci, ormai da tempo ’direttrici’ dello spaccio di droga.

"Il Reparto resterà finché la situazione non migliora. Ma poi il crimine e il degrado si sposta in altre zone – spiega il questore –. E noi non possiamo militarizzare ogni angolo della città". Come fare allora? "Si può presidiare con iniziative culturali e sociali; il Comune sta già facendo la propria parte in zone critiche, come per esempio in piazza San Francesco e in piazza Verdi". Potrebbe sorgere allora la domanda: i cittadini devono cavarsela da soli contro il degrado? "Assolutamente no; ma resto convinta del fatto che il cittadino sia già di per sé un presidio di sicurezza".

Diversi i cittadini che si sono fermati a scambiare due chiacchiere col questore Fusiello, per esporle le problematiche della zona in cui vivono o lavorano. Le difficoltà emerse sono quelle che si presentano "soprattutto all’imbrunire, quando gli esercizi commerciali chiudono e molti hanno paura di uscire di casa oppure dagli uffici", spiega il questore. Mentre un cittadino punta il dito contro la "pensilina dell’autobus, che ormai è in mano agli spacciatori, dato che vi si rifugiano ogni giorno per portare avanti indisturbati i loro affari illeciti, alla luce del sole", e un altro sottolinea come il clima di sfiducia diffuso porti talvolta addirittura a scegliere di non sporgere denuncia contro i reati subìti o cui si assiste, "tanto poi ricapita, o peggio: dopo qualche giorno incontri di nuovo per strada la persona che hai denunciato e rischi pure delle ripercussioni".

"Le istituzioni devono essere presenti sul territorio in relazione alle vostre necessità – risponde allora Fusiello –. Non è vero che i cittadini sono impotenti, ma devono sporgere denuncia. Gli agenti stanno lavorando alacremente. Per esempio, stiamo anche facendo un ottimo lavoro per quanto riguarda l’accompagnamento in frontiera, con successiva espulsione dal territorio dello Stato, di stranieri autori di reati in città: stamattina (ieri, ndr ) sono stati accompagnati al Centro per i rimpatri di Torino i due spacciatori arrestati l’altro giorno. Non pensate che non si possa fare nulla, tutt’altro, anche se comprendo che ci voglia pazienza per cambiare le cose una volta per tutte".

Intanto, il questore annuncia che a breve ci saranno incontri di questo tipo anche con i cittadini di via Nicolò dell’Arca e in via Tibaldi, alla Bolognina, giusto alle spalle della stazione centrale.

 

 

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