Si muove la terra a San Benedetto Val di Sambro dove, a fare paura, a qualche giorno dall’alluvione, è una frana vecchia di trent’anni che, come un brutto scheletro nell’armadio, ha fatto capolino ieri mattina. Siamo in via La Cà. Qui, dalle prime ore, di ieri varie squadre dei vigili del fuoco, anche e in primis del distaccamento di Monzuno, geologi della Regione e dell’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese, carabinieri, forestali, tecnici del Comune e Protezione Civile. L’allerta, non appena il terreno si è mosso, è stata massima perché tre decadi fa alcune case sono state spazzate via da una frana, proprio lì dove oggi risiedono altre persone. Il terreno si è spaccato con una velocità pazzesca che si aggira intorno al metro e venti all’ora. La nebbia che si è levata all’ora di pranzo di ieri ha reso difficile capire l’entità del problema: un drone dell’Università di Bologna ha provato a sorvolare la zona, ma con non poche difficoltà. Sul posto sono rimasti per tutti il giorno i carabinieri forestali e i volontari della Protezione Civile, mentre i vigili del fuoco hanno fatti altri sopralluoghi durante la serata.
Ai residenti, circa una trentina, è stato ordinato di dormire fuori casa, chi da parenti o amici, chi in luoghi proposti dall’amministrazione. Molti, però, sono rimasti a presidiare durante il giorno e torneranno anche stamattina per controllare di persona le proprie case e soprattutto gli animali. Nella giornata di oggi, sperando le condizioni climatiche lo permettano, verranno fatti ulteriori approfondimenti tecnici per appurare la gravità della situazione. Intanto ancora grandi limitazioni per la giornata odierna sulle principali strade del bolognese. Come spiega la Città Metropolitana, rimangono chiuse la sp 5 San Donato precauzionalmente dal km 33 al km 41, ma è consentito l’accesso alle proprietà nel territorio bolognese, la sp 7 Valle dell’Idice dal km 17 al km 24, con transito riservato ai mezzi di emergenza, la sp 36 Val di Zena tutta vietata. Transito riservato ai mezzi di emergenza fino al km 16, inaccessibile oltre; accesso consentito ai soli residenti da inizio strada al confine comunale al Farneto; accesso consentito ai soli residenti in località Botteghino e dintorni da via Anna Donati; transito riservato ai soli mezzi di emergenza sulla sp 75 Montemaggiore tra km 2+600 e 6+700 per lavori in corso.
Ci sono strade riaperte, con importanti limitazioni: sulla sp 37 Ganzole nel tratto Sasso - Ganzole prevista riapertura oggi con limite 7,5 tonnellate causa frane e cantieri, sulla sp 58 Pieve Del Pino nel tratto Ganzole - Pianoro prevista la riapertura oggi con limite 7,5 tonnellate causa frane e cantieri, sulla sp 59 Monzuno, senso unico alternato con semaforo causa frane al km 4 in Comune di Monzuno e al km 13+200 in Comune di Loiano e la Fondovalle Savena con limitazioni di velocità per lavori in corso e strada sdrucciolevole dal km 7+500 (bivio via Monte Adone) al km 18+500 (bivio SP 59). Altre strade aperte con importanti limitazioni: la sp 21 Sillaro al km 21, sp 26 Valle del Lavino, sp 35 Sassonero tra il km 6 e il km 8, sp 51 Medicina-Bivio Selice senso unico alternato a vista sul ponte Sillaro, km 10, sp 52 Porretta – Castel di Casio, senso unico alternato a vista al km 6+250, sp 67 Marano Canevaccia, sensi unici alternati a vista ai km 2+500 e al km 10, nel Comune di Gaggio Montano, sp 68 Val d’Aneva senso unico alternato regolato da semaforo al km 6+500, sp 74 Mongardino precedere con prudenza alle progressive km 3+300, 4+600, 8+850, 8+700, 8+900, 9+400, 9+500, 9+800, sp 88 A1-Valsamoggia in corrispondenza della rotatoria con la ss 569 e sp 325 Val Di Setta al km 10 e al km 15+300.
Zoe Pederzini