Quirinale, al voto con l’incognita contagi

I parlamentari limitano incontri e contatti per ridurre i rischi. Per molti ‘bolognesi’ sarà la prima elezione di un Capo dello Stato

Sergio Mattarella, dodicesimo presidente della Repubblica dal 3 febbraio 2015

Sergio Mattarella, dodicesimo presidente della Repubblica dal 3 febbraio 2015

Bologna, 15 gennaio 2022 - Allineati e coperti. I venti grandi elettori bolognesi (di nascita, o di adozione politica) non cedono al totonomi per il successore di Sergio Mattarella al Quirinale.

Nel Pd si attende la direzione nazionale di oggi per chiarire la strategia. "Si cercherà l’intesa più larga possibile tra le forze politiche", commenta Andrea De Maria, deputato dem, che si dice "in assoluta sintonia" con il segretario Enrico Letta.

Certo, sul voto incombe lo spettro dei contagi. "Siamo tutti preoccupati", ammette Serse Soverini, deputato dem. "Abbiamo ridotto al massimo gli incontri, qualcuno anche le frequentazioni con i famigliari". Molti parlamentari non romani, la sera se ne stanno in albergo.

Al momento, i positivi sarebbero una trentina. "È una questione delicata", afferma Andrea Cangini, senatore di FI. Se la situazione peggiorasse, "bisognerebbe trovare il modo per consentire a tutti, in qualche modo, di esercitare il voto".

Nel centrodestra, si attendono le mosse di Silvio Berlusconi. "Se si candida, certamente lo voto, senza riserve", assicura Alberto Balboni, senatore di FdI. Sulla stessa linea Cangini: "Se si candiderà, voterò Berlusconi per arrivare alla conclusione di un conflitto fra ordine giudiziario e potere politico che ha caratterizzato gli ultimi vent’anni". Galeazzo Bignami, deputato di FdI, l’identikit del Capo dello Stato ideale "è quello di "un presidente patriota, che guidi il Quirinale nell’esclusivo interesse dgli italiani".

Fra i parlamentari bolognesi, cinque (De Maria, Benamati, Bernini, Montevecchi e Dall’Osso) hanno già vissuto una volta l’esperienza del voto per il Capo dello Stato. Così come il governatore Bonaccini. Per Casini sarà la settima volta.

Luca Rizzo Nervo, deputato dem: "Non voterò mai Berlusconi. Con lui in campo, qualsiasi trattativa sarà impossibile". Lucia Borgonzoni, senatrice della Lega, non capisce "il veto del centrosinistra" su Berlusconi. Ma comunque vada, assicura, "il centrodestra sarà compatto". Stefano Bonaccini non sembra escludere un Mattarella bis. "Se fosse disponibile e ci fosse una convergenza ampia... Io ne do un giudizio straordinario". Emma Petitti, presidente del consiglio regionale, auspica "una candidatura femminile". E, comunque, una figura "europeista e che non si discosti dal tono e dal profilo che ha tenuto Mattarella in questi anni".

Di "profilo europeista, di grande spessore" parla anche il deputato pd Gianluca Benamati. Per Francesco Critelli, altro deputato dem, "all’Italia serve una figura capace di rappresentare e garantire al meglio l’unità nazionale, nello spirito della Costituzione".

 

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