Quirinale, altri applausi per Casini Lui: "Ok Mattarella sulla giustizia"

Nuovo tributo al senatore prima del discorso di insediamento del presidente della Repubblica

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Dagli applausi dopo la proclamazione di Mattarella alla Camera, sabato scorso, agli applausi di ieri prima del discorso di insediamento del presidente della Repubblica rieletto. Pier Ferdinando Casini si è preso ancora una volta la scena a Montecitorio, del resto il grande senso di responsabilità dimostrato durante le complesse trattative per la scelta del nuovo Capo dello Stato – e lo stesso Casini è stato tra i favoriti fino all’ultimo – rimarrà a lungo negli strascichi politici. E mentre in diversi già lo vorrebbero come federatore di un nuovo centro spariglia-carte alle Politiche del 2023, lo stesso Casini ieri ha ringraziato nuovamente Sergio Mattarella. "Un discorso bellissimo, nel suo discorso il presidente della Repubblica Sergio Mattarella c’è il richiamo a un tema fondamentale: quello delle cantralità del Parlamento – ha dichiarato il senatore Pier Ferdinando Casini ieri pomeriggio –, ed è necessario che il Parlamento riprenda questo ruolo con il Paese. Altro passaggio fondamentale – ha aggiunto ieri l’ex presidente della Camera dei deputati – è stato quello sulla giustizia".

Casini ha fatto autonomamente il passo ‘di lato’, la settimana scorsa, appena ha capito che il Parlamento era diretto sul Mattarella bis. Lui che per ben due volte era andato vicino alla candidatura ufficiale. Ora, secondo fonti parlamentari, c’è chi ipotizza per lui una possibile candidatura come segretario generale della Nato, nel ruolo che Stoltenberg lascerà il 30 settembre del 2022. Ma sarebbero solo voci di Palazzo. Casini potrebbe fare il ‘padre nobile’ dell’operazione di Centro per la nascita di una forza moderata con riferimento al Pp, che possa sposare l’agenda Draghi. Ma ci sarebbe anche chi guarderebbe a un polo moderato che sia al di fuori degli schieramenti e che possa dialogare, per esempio, con Di Maio – attualmente in ottimi rapporti con il senatore Casini – qualora il ministro degli Esteri decidesse di fondare un proprio partito in autonomia.

Paolo Rosato

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