Raccolta differenziata a Bologna, 4mila multe

I dati in cinque anni dei controlli delle Guardie ecologiche volontarie

Un operatore Hera in centro

Un operatore Hera in centro

Bologna, 19 luglio 2018 - Una crescita decisa. Senza sosta. Da cinque anni, la curva della raccolta differenziata punta decisa verso l’alto. Nel centro storico, siamo al 56,1%. Al punto che l’obiettivo regionale: media cittadina al 73% entro il 2020 – una chimera, solo poco tempo fa – oggi sembra raggiungibile.

La correttezza della raccolta differenziata – che, va ricordato, è obbligatoria per legge – viene monitorata dalle Gev, le Guardie ecologiche volontarie. A loro spetta anche il compito di multare chi sgarra e non rispetta le regole.

Dal 2012, secondo i dati ottenuti da Marco Lisei, capogruppo di Forza Italia in Comune, le Gev hanno elevato 3.945 sanzioni. Dal 2014 ci si è attestati su una media di poco inferiore alle 700 multe l’anno, variabili da 50 a 250 euro.

La gran parte delle sanzioni complessive (2.519, il 63,8%) sono state pagate. Pochissimi – solo 204 – i ricorsi, pari al 5,1%.

Secondo Lisei, nella maggior parte dei casi «siamo di fronte a comportamenti senza dolo da parte dei cittadini, penalizzati da un sistema di raccolta farraginoso». Qualcosa cambierà: «Va rivisto il sistema di raccolta in centro», afferma l’assessore Alberto Aitini. Che ha lanciato «sei mesi di confronto con la cittadinanza». Nel centro storico – anche grazie all’introduzione delle mini isole interrate: le prime installate al quartiere San Vitale, nel novembre 2014 – si è balzati dal 25,5% del 2012 al 56,1% del primo quadrimestre del 2018. Con una punta, ad aprile, del 60,2%. Buoni anche i dati nell’intero territorio cittadino: sempre dal 2012, la differenziata è passata dal 39,2% al 49,1%. Dato che pone Bologna fra le città più virtuose.

Per il servizio di raccolta, Hera mette in campo risorse importanti, destinate ad aumentare: 34 operatori alla settimana per la raccolta della carta (18 nel centro storico), 39 per la plastica (20 in centro), 17 per l’organico. Il risultato migliore è stato raggiunto all’ex Porto, con il 61,9% di differenziata nei primi quattro mesi di quest’anno. Alti anche i dati all’ex Saragozza (60,3%), al Savena (60,2%) e all’ex San Vitale (59,8%) Più staccato il Santo Stefano (41,8%), dove però il servizio è a regime solo dal marzo scorso.

 

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