Raccolta fondi solidale per Monia "Aiutatemi a curare mia moglie"

La signora è malata di Sla. Il marito Federico Foddi ha lanciato l’appello sulla piattaforma GoFundMe "Ha bisogno di assistenza continua, non voglio metterla in una struttura, ma ho bisogno di soldi".

Raccolta fondi solidale per Monia  "Aiutatemi a curare mia moglie"
Raccolta fondi solidale per Monia "Aiutatemi a curare mia moglie"

La moglie malata di Sla, un figlio di undici anni, un lavoro per mantenere la famiglia e la necessità di un aiuto per garantire l’assistenza domiciliare costante alla coniuge costretta a letto collegata al respiratore. E’ partita così la raccolta fondi che Federico Foddi, residente a Castello di Serravalle (Valsamoggia) ha lanciato poche settimane fa sulla piattaforma di raccolta fondi online GoFundMe con l’obiettivo puntato a quota 5mila euro e che ieri aveva già toccato quota 3800. L’ultimo messaggio alla comunità di amici, conoscenti, istituzioni, associazioni e alla grande platea dei ‘grandi cuori’ è stato diffuso il giorno della festa della mamma: "I fondi verranno utilizzati per garantirmi un’assistenza domiciliare. Continuate a sostenermi. Grazie a tutti e buona festa della mamma", ha detto mamma Monia, 50 anni, ex dipendente Coop Alleanza 3.0 affidandosi alla tono metallico di un sintetizzatore vocale grazie al quale riesce ancora a comunicare.

La scelta di chiedere aiuto in questa forma sociale di crowdfunding è stata fatta dal marito a fronte dell’aggravarsi dello stato della giovane moglie alla quale nel settembre del 2016 è stata diagnosticata questa grave malattia: la sclerosi laterale amiotrofica (Sla).

"Insieme a Nicolò, il nostro bambino di undici anni, stiamo affrontando questo duro percorso, inevitabilmente segnato dall’evolversi di questa infausta malattia", spiega Federico Foddi che lavora in ambito sanitario e che rivolge un appello in cui spiega che "non avrei voluto, ma sono costretto a chiedere aiuto a tutti pur di non permettere che mia moglie vada in una struttura, pur di non separare mio figlio da sua mamma, pur di mantenere unito e di non disgregare il mio nucleo familiare.

Dopo tutti i sacrifici fatti in questi anni disperati, sono disposto a tutto per non perdere quello che ho cercato di mantenere e di preservare fino ad oggi - spiega il marito di Monia - La sola cosa che resta in queste nostre famiglie così ferite nel profondo è il desiderio di restare uniti, di continuare a lottare insieme, di sostenersi l’un l’altro nell’affetto e nel rispetto reciproco, fino all’ultimo giorno. Questo è il nostro unico desiderio e spero che qualcuno possa raccogliere il mio appello e contribuire a questo nostro sogno che aspira solo ad un’esigenza d’amore e di normalità".

g.m.