Race for the Cure 2018 a Bologna, 20mila maglie rosa in corsa per la solidarietà

Evento clou della manifestazione per la lotta contro i tumori al seno. Primo posto è Kaba Manadu, di Castenaso, tra le donne Flavia Aleotti

Race for the Cure 2018 a Bologna

Race for the Cure 2018 a Bologna

Bologna, 23 settembre 2018 - In diciassette minuti finisce la dodicesima edizione della corsa della solidarietà di Race for the Cure. A conquistare il primo posto è Kaba Manadu, un ragazzo di Castenaso, che taglia il traguardo in soli 17 minuti e 1 secondo. Per le donne invece, ad arrivare per prima in Piazza del Baraccano è Flavia Aleotti, con un tempo di 19 minuti e 10 secondi, mentre per le donne in rosa è Elena Tammaro con 27 e 2 secondi. 

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Terminano così tre giorni di sport, salute e benessere, dove, in realtà, hanno vinto tutti. Ventimila maglie rosa sono partite dai giardini Margherita (FOTO). Donne, uomini e bambini, atleti e non atleti, tutti insieme per correre verso un unico obietto: la lotta al tumore al seno. Presenti, oltre alle numerose associazioni, il presidente della regione Stefano Bonaccini e la vicesindaco Marilena Pillati (VIDEO). Madrine dell'evento Rosanna Banfi e Maria Grazia Cucinotta, che però non erano presenti.  

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"Sosteniamo tutto ciò che ha a che fare con la cura delle persone e la prevenzione - ha commentato Bonaccini prima del via -. Il fatto di avere il sostegno e la collaborazione di tantissime donne e associazioni aiuta a sensibilizzare un po’ tutti e io credo che la qualità della sanità sia afferente alla capacità di curare chi ha bisogno". "Le attività di prevenzione e cura di fanno ogni giorno, ma la rete con le associazioni come Komen è fondamentale - ha aggiunto Pillati -. Vorrei rivolgere un pensiero a tutte le donne in rosa: forza, Bologna è con voi!".

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I passi infatti fatti dall’associazione Komen Italia, grazie ai fondi delle iscrizioni alla Race for the cure, sono grandi e crescono ogni anno di più: "Sono stati donati oltre 15 milioni investiti in 800 progetti per la salute delle donne - interviene Riccardo Masetti, presidente Komen -. Siamo più che felici, la Race ancora una volta ha portato il messaggio di proteggere la propria salute e condividere i momenti difficili della malattia. Grazie a tutti i volontari, i membri dello staff, le donne in rosa e a tutti quelli che sono qui a dire che questa malattia si può superare".  

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Chi ha corso oggi ha contribuito a un progetto in particolare, 'Donne al centro', che "Sta prendendo forma nel padiglione H dell’ospedale Bellaria, ma è un progresso condiviso con il Sant’Orsola Malpighi - spiega Carla Faralli, presidente comitato regionale Komen -. È un luogo di incontro e consulenza per le donne: intendiamo prenderci cura delle donne".   E sono i numeri a parlare e a raccontare della prevenzione: da circa un anno è infatti in moto la Carovana della prevenzione, con cui "Sono stati fatti 20mila km e toccate 12 regioni con 73 tappe- racconta Daniela terribile, vicepresidente Komen -: non si sostituisce il centro sanitario, ma ci si vuole avvicinare alle donne che appartengono a categorie più difficili da raggiungere, offrendo anche a loro la possibilità di fare prevenzione". 

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Fra i tanti, accanto alla presidente del quartiere santo Stefano Maria Rosa Amorevole, a Patrizia Faruggia, del comitato regionale di Komen, ad Alessandra De Palma, in rappresentanza del policlinico Sant’Orsola Malpighi, in rosa anche Marino Golinelli, fondatore dell’Opificio Golinelli, che lancia un messaggio di speranza: "La prevenzione è la cosa che noi tutti dobbiamo ricordare per la nostra salute per il futuro. Io ho 98 anni: bisogna vivere la vita in salute e con la testa libera". 

E infatti, a chiudere la Race for the cure è il lancio al cielo dei palloncini rosa, un gesto che vuol fare arrivare anche a chi non c’era il messaggio dell’importanza della prevenzione. "Abbracciamo tutte le donne in rosa, chi c’era oggi è anche chi non c’era, che devono sentire che si può vincere - commenta la vicesindaca Marilena Pillati -. La fine del tunnel c’è: non mollate".

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