Ragazzi spaccano crocifisso Scoperti grazie al video sui social

L’episodio vicino a Vidiciatico: alcuni giovani già individuati Uno dei responsabili ha inviato una lettera di scuse al parroco

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di Massimo Selleri

Nella notte tra venerdì e sabato alcuni giovani hanno distrutto la statua di Gesù crocifisso situata nella strada che da Vidiciatico porta a Monte Pizzo. Pensandosi probabilmente intoccabili si sono pure ripresi durante l’atto vandalico, accompagnandolo con alcune frasi blasfeme, postando poi il video su Instagram per qualche minuto. Mossa decisamente sbagliata, perché i carabinieri hanno visionato le immagini. E così hanno già individuato alcuni vandali e gli altri li individueranno a breve. Poi saranno tutti denunciati.

La brutta notizia avrebbe solo un connotato negativo se non vi fossero state tre importanti reazioni da parte della comunità lizzanese. La prima è stata religiosa, essendo molto forte la devozione per quella statua consacrata del Cristo da parte delle persone del luogo e dei turisti: ieri mattina una ventina di fedeli si è recata sul posto e ha recitato la preghiera del Rosario come atto riparatore per quanto avvenuto. La seconda ha visto protagonista l’amministrazione comunale, che ha firmato un comunicato molto duro dove si stigmatizzava la distruzione di un’opera che era stata restaurata solo un anno fa dall’ebanista Giampaolo Giacobazzi, grazie all’impegno dell’associazione Capotauro, da sempre in prima linea per il recupero e la tutela delle opere d’arte nel territorio.

Uno sdegno che si è immediatamente trasformato in atti concreti con la squadra dei cinghialai di Monte Pizzo che si sono recati sul luogo insieme ad altri volontari, per bonificarlo e cercare le parti della statua che ancora non erano state trovate.

La terza reazione è di chi ha distrutto la statua con una mazza da baseball. Passata la stupida euforia del branco e grazie anche all’intervento della famiglia, il colpevole ha fatto sapere di essere pronto a rimediare all’accaduto, chiedendo scusa per l’episodio anche attraverso una lettera inviata al parroco di Vidiciatico don Giacomo Stagni.

Nel frattempo, sull’atto indagano come detto i carabinieri di Lizzano in Belvedere: alcuni responsabili sono già stati individuati, mentre continuano le ricerche degli altri membri del gruppo. Nella complessa geografia del luogo non è chiaro se la competenza della zona sia del Comune o dell’ente parco, per cui la decisione su un eventuale esposto è rimandata ai prossimi giorni.

Aggiornamento Scattano le denunce, il video choc

 

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