Bologna, 29 aprile 2025 – Sarà l’autopsia, attesa per oggi e affidata al medico legale Guido Pelletti, a diradare i dubbi che ancora restano sulla morte di Eddine Bader Essefi. Il sostituto procuratore Andrea De Feis, che coordina le indagini dei carabinieri del Nucleo Investigativo sulla morte del diciannovenne tunisino della Barca, ha disposto anche le copie forensi dei telefonini dei due trentenne adesso indagati per omicidio preterintenzionale.

Si tratta di un campano e un tunisino, residenti in zona e imparentati tra loro con precedenti di piccolo cabotaggio, che stando al racconto della fidanzatina quindicenne di Bader lo avrebbero aggredito dopo una lite avvenuta poco prima per motivi banali. La ragazzina, già sentita dai carabinieri nell’immediatezza dei fatti, dovrà essere ascoltata di nuovo nelle prossime ore, per delineare con esattezza quanto accaduto la sera del 25 aprile e anche i rapporti pregressi tra i due indagati e la vittima.
In realtà, la giovanissima al momento della presunta aggressione non era assieme al fidanzatino: si era allontanata dopo il primo ‘contatto’ con i due indagati. Lui era scappato, lei gli aveva dato appuntamento sotto casa. Bader però non è mai arrivato. E quando la quindicenne è tornata indietro, in via Colombi c’erano già le luci blu delle ambulanze. Il diciannovenne, che lavorava come cuoco da ‘ManicarettiBo’ in via Saragozza dove era molto amato e apprezzato da tutti i colleghi, è morto poco dopo l’arrivo al pronto soccorso del Maggiore. All’inizio, i primi soccorritori avevano parlato di coma etilico. Ma le ecchimosi comparse poi sul suo corpo hanno aperto la strada a un’altra ipotesi, ancora più tragica: quella di un’aggressione, culminato nella caduta del diciannovenne sul marciapiede, dove avrebbe battuto la testa. Tra le voci che si sono rincorse subito dopo la morte di Bader anche il fatto che possa essere stato colpito da uno scooter.
Tutte questioni su cui soltanto l’esame autoptico potrà fare luce. Anche perché in questa via della Barca non ci sono telecamere che possono aver ripreso la scena. I carabinieri dovranno ricostruire attraverso testimonianze e accertamenti cosa sia accaduto al diciannovenne, arrivato da solo dalla Tunisia 5 anni fa. Una morte senza senso, che strazia gli amici del giovanissimo e lascia sgomenta la comunità.
La fidanzatina ha pubblicato, sul suo profilo di TikTok, un toccante video per ricordare Bader. Loro insieme abbracciati, da soli o insieme agli amici, a scherzare e farsi tenerezze: “Amore mio non è neanche passato un giorno intero, già mi manchi tanto. Amore la vita è così strana che ieri mattina eri con me sorridente e felice e adesso non ci sei più. Sei e sarai per sempre la mia anima, la mia luce. Allah fai che lui stia bene lì con te. Ti prego non fargli del male, che ha già sofferto abbastanza”.