Borgo Panigale, sequestrato e rapinato. "Pistola alla testa per un’ora"

Il racconto di Fernando Brighetti, rapinato in casa a Borgo Panigale

Fernando Brighetti, 77 anni (Schicchi)

Fernando Brighetti, 77 anni (Schicchi)

Bologna, 1 agosto 2018 - «Ho sentito la Birba abbaiare e sono sceso di sotto per capire cosa aveva. E quando stavo risalendo le scale per tornare in camera me li sono trovati davanti. Incappucciati e con le pistole». Inizia così il racconto di una notte di paura per il signor Fernando Brighetti, 77 anni, che, l’altra sera, intorno a mezzanotte e mezza, è stato rapinato in casa, in via Olmetola, tra le campagne in zona Borgo Panigale, da due uomini, descritti come stranieri dalla carnagione chiara, uno magro e l’altro più grosso.

Signor Brighetti, cosa le hanno fatto?

«Mi hanno prima detto ‘stai zitto, sennò ti sparo’, puntandomi la pistola alla testa. Poi mi hanno strappato la catenina d’oro che avevo al collo e l’orologio dal polso. Mi hanno anche lasciato il segno del graffio».

Lei ha tentato di bloccarli però.

«Sì, volevo alzargli il passamontagna. C’ho provato. Allora mi hanno colpito con la pistola dietro al collo. Mi hanno anche detto: ‘Se non stai buono ti ammazziamo i cani’. E allora mi sono arreso».

Cos’è successo poi?

«Mi hanno portato nella stanza da letto che era di mio fratello, morto due anni fa e mi hanno fatto sedere sul letto. Poi hanno rovistato dappertutto, riuscendo alla fine a trovare la catenina d’oro col crocifisso che era stata di mio fratello e altre medagliette d’oro. Hanno portato via anche un migliaio di euro e due pistole scacciacani».

Poi se ne sono andati?

«Prima mi hanno detto: ‘Se chiami i carabinieri sparo alla cagnolina’. Poi li ho visti afferrare il registratore dell’impianto di video sorveglianza e scappare a piedi. Avevano preso anche tutte le chiavi e mi avevano chiuso dentro, tagliando i fili del telefono».

Avevano anche tentato di rompere il suo cellulare?

«Sì, lo avevano buttato a terra, facendolo spaccare a metà. Ma non so come funzionava ancora e sono riuscito a fare una telefonata alla ragazza che mi aiuta in casa, Emanuela. Ha chiamato lei i carabinieri, sono arrivati con la Scientifica».

Come si sente adesso?

«Sono molto spaventato, anche per i cagnolini, Birba e Billy... si sono sgolati ad abbaiare ieri sera. E poi... mi hanno tenuto la pistola puntata alla testa per 40 minuti».

Avevano provato a darle l’allarme.

«Sì, perché i ladri, forse come diversivo, hanno prima messo una scala di fronte all’ingresso, dove in quel momento c’erano i cagnolini. In realtà, però, sono entrati da dietro, arrampicandosi sulla tettoia utilizzando un barile come appoggio e poi arrivando con una scala alla finestra della camera, dove sono entrati dopo aver forzato la tapparella».

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro