Rapina alla Snai di Casalecchio, clienti sotto tiro. “Pistole in faccia"

Banditi armati nell’agenzia di via Marconi: scappano con 20mila euro

Rapina alla Snai di Casalecchio, indagano i carabinieri (Foto di repertorio Spf)

Rapina alla Snai di Casalecchio, indagano i carabinieri (Foto di repertorio Spf)

Casalecchio di Reno (Bologna), 11 dicembre 2018 – Pistola in mano e casco integrale in testa. Rapina a mano armata ieri mattina all’agenzia di scommesse e slot machine di via Marconi a Casalecchio. Una coppia di malviventi ha fatto irruzione nei locali della Snai passando dall’ingresso di via Carducci. Erano da poco passate le nove, le salette slot erano ancora chiuse, nell’ampio salone al piano terreno c’erano solo alcuni avventori. I rapinatori, arrivati con ogni probabilità in moto, si sono avvicinati al bancone ed hanno estratto le pistole. “Le hanno puntate alla ragazza che in quel momento era lì. Direttamente in faccia, e poi hanno fatto stendere tutti a terra”, racconta un uomo che era nella sala, ad una certa distanza dal bancone, e che all’inizio non si era accorto di nulla. Così, mentre uno dei rapinatori teneva sotto controllo la situazione da dietro il banco, l’altro è salito negli uffici, al piano superiore, dove vengono svolte le operazioni di contabilità. E lì, ancora pistola alla mano, si è fatto consegnare il contenuto della cassa, circa 20mila euro in contanti, da poco estratti dalle macchinette e dai cambiasoldi.

Le addette al pubblico non hanno voluto raccontare direttamente la loro brutta avventura. “Sono terrorizzate. E si capisce bene che quando ti trovi con una pistola puntata alla faccia non capisci più niente...”, aggiungono i tre pensionati. Appena messo in un sacchetto il bottino il malvivente che era salito al piano superiore è arrivato di corsa nella sala centrale.

Qui la coppia criminale si è ricostituita. Hanno di nuovo urlato a tutti di stare a terra e di chiudere gli occhi, e poi di corsa sono usciti in direzione della stessa porta usata per l’ingresso. “Per prudenza sono stati tutti giù per qualche secondo e poi si sono alzati. Io ero là in fondo. Non ho detto niente e a questa distanza non posso certo aver visto qualcosa di interessante. Di sicuro erano giovani, correvano forte. Ma da quel che mi hanno detto erano anche nervosi. Molto nervosi”, aggiunge uno dei testimoni.

Il personale dell’agenzia di scommesse non ha opposto alcuna resistenza. Ed è anche possibile che le armi non fossero altro che pistole-giocattolo opportunamente private del tappo rosso. Dall’allarme in pochi minuti sul posto sono arrivati i carabinieri. Pare però che la fuga dei rapinatori non abbia avuto testimoni. Così gli inquirenti ora si affidano alla registrazione delle telecamere di videosorveglianza interne ed esterne.

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