Bologna, rapina con coltello in via Ferrarese: due arresti

I banditi hanno minacciato un giovane e gli hanno rubato l’iPhone. Immediato l’intervento delle ’volanti’: addosso avevano anche droga

Da lunedì scorso poliziotti di quartiere pattugliano a piedi le strade della Bolognina

Da lunedì scorso poliziotti di quartiere pattugliano a piedi le strade della Bolognina

Bologna, 4 maggio 2022 - Non c’è pace per la Bolognina. Dopo le signore anziane rapinate la scorsa settimana, questa volta la stessa sfortunata sorte è toccata a un ragazzo italiano, minacciato con un coltello da due balordi che volevano rubargli l’iPhone.

Questa volta però, l’esito è stato differente, e i due malviventi sono finiti dietro le sbarre. Merito anche dei fari accesi sul quartiere e sui suoi problemi in materia di sicurezza, e del conseguente aumento dei controlli da parte delle forze dell’ordine in quella zona calda della città.

Difatti, dopo che proprio lunedì mattina sono cominciate le pattuglie dei "poliziotti di quartiere" volute dal questore Isabella Fusiello col duplice obiettivo di fungere da deterrente al crimine e di intervenire tempestivamente in caso di necessità, oltre che di raccogliere le segnalazioni di degrado dei residenti e dei lavoratori della zona, ecco che la rinnovata attenzione ha portato già i primi frutti quando in serata è avvenuta la nuova rapina.

IL COLPO

Questa volta, come detto, nel mirino è finito un giovane italiano, il quale, attorno alle 18.30, stava camminando proprio in via Ferrarese. Qui due marocchini, identificati poi in A. Z. e N. H. rispettivamente 32 e 22 anni, lo hanno minacciato con un coltello e gli hanno intimato di consegnare loro il suo telefonino. Poi, si sono dileguati. L’orario serale e la zona di via Ferrarese potrebbe ricordare il rapinatore delle signore anziane che ha agito nei giorni scorsi, ma in realtà per il resto le somiglianze tra i diversi colpi si esauriscono qui, dato che il modus operandi di questa rapina (due uomini con un coltello, mentre il rapinatore delle donne era da solo, è stato descritto come centrafricano ed ha agito disarmato, benché con estrema violenza e brutalità) e anche la scelta di una vittima maschile lasciano pensare che non si tratti degli stessi autori. Sempre ammesso che il rapinatore delle anziane sia uno solo e non due persone distinte. In ogni caso, gli occhi delle forze dell’ordine restano bene aperti e nessuna pista viene mai trascurata.

Tornando ai due marocchini, comunque, dopo essersi impossessati del telefonino non sono andati molto lontano: erano giunti appena qualche via più in là quando i poliziotti delle Volanti li hanno intercettati e subito arrestati, scortandoli direttamente in carcere per la convalida. Il cellulare è stato restituito alla vittima e il coltello utilizzato nella rapina sequestrato.

LA DROGA

I guai per i due malviventi non sono neppure finiti qui: durante i controlli pre-ammissione che gli agenti della polizia penitenziaria eseguono di rito nei confronti di tutti i nuovi giunti in carcere, infatti, questi sono stati pure trovati in possesso di tre dosi di droga, probabilmente crack, già suddivise in piccoli pacchettini ed evidentemente destinate allo spaccio, celate tra le dita dei piedi di uno e nelle cuciture delle mutande dell’altro. Fortunatamente, il tempestivo intervento degli agenti penitenziari ha impedito che la sostanza stupefacente entrasse illecitamente all’interno del carcere della Dozza, in cui avrebbe potuto causare non pochi problemi. Specialmente dopo che proprio la scorsa notte un giovane italiano, detenuto nella casa circondariale da qualche tempo, è finito in infermeria a causa di un’overdose ed è stato poi trasferito d’urgenza al Sant’Orsola date le sue gravissime condizioni. Ne dà notizia il sindacato Sinappe. Ora a quanto si apprende è fuori pericolo.

 

 

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