Rapine a mano armata in sale slot e supermercati di Bologna: sgominata banda

Il copione era consolidato: due dei componenti del commando facevano irruzione e fuggivano sul motorino. Tutti bolognesi i quattro arrestati

Rapinatori in sale slot e supermercati di Bologna, sgominata la banda

Rapinatori in sale slot e supermercati di Bologna, sgominata la banda

Bologna, 18 novembre 2020 - Sgominata banda di rapinatori attiva nel Bolognese. Nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Bologna, la Squadra Mobile della Questura di Bologna questa mattina ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di quattro pregiudicati, tutti bolognesi, responsabili di quattro rapine aggravate dall’uso delle armi, commesse nella città di Bologna tra i mesi di luglio ed ottobre del 2019.

L'indagine

L’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore della Repubblica dott. Domenico Ambrosino, è stata condotta dalla Squadra Mobile – IV Sezione contrasto al crimine diffuso. L’attività investigativa è stata lunga e complessa ed è stata portata avanti anche grazie all’ausilio di attività tecniche. L’ indagine, iniziata a fine luglio del 2019 sino al mese di marzo 2020, ha permesso di individuare una banda composta da italiani pregiudicati per reati specifici, originari o residenti nel quartiere della Barca, che si era specializzata in assalti a centri scommesse, sale slot e supermercati.

Il modus operandi

Il copione era abbastanza consolidato, due dei componenti del commando, a bordo di un motorino rubato, facevano irruzione nell’obiettivo da rapinare e, dopo aver portato a termine il colpo, non curanti degli avventori presenti negli esercizi commerciali, fuggivano a bordo del motorino che veniva abbandonato dopo poco, con la complicità di una terza persona che alla guida di una macchina “pulita” attendeva i rapinatori.

Questo è stato il modus operandi messo in atto dagli indagati in occasione di due rapine alla sala slot “Enjoy Game” di via Cavalieri Ducati e di una alla sala scommesse “Terry Bell” di Calderino, rapine avvenute tra luglio ed agosto dello scorso anno. Ingente anche il bottino in questi casi, avendo fruttato le rapine circa 10.000 euro ai malfattori.

Gli arrestati

Gli arrestati, raggiunti da provvedimenti di custodia cautelare in carcere firmati dal Gip di Bologna Gianluca Petragnani Gelosi, sono tutti bolognesi con precedenti anche 'pesanti'. Fra loro c'è Michele d'Ambrosio, 47enne di Pieve Cento che ha alle spalle una condanna a 14 anni per concorso in omicidio, quello dell'agente della Polstrada Stefano Biondi, travolto e ucciso al casello autostradale di Reggio Emilia il 20 aprile 2004 durante un tentativo di forzare un posto di blocco. L'uomo era con un complice, che ha avuto l'ergastolo, a bordo di una Porsche con due chili di cocaina. Gli altri tre arrestati sono Stefano Monari, 50enne di Malalbergo che ha precedenti per assalti esplosivi a bancomat, Daniele Zanotti, 47 anni di Castello di Serravalle, e Christian Ballotta, 46 anni, bolognese, in passato coinvolti in inchieste su rapine in banca. In questa indagine, i quattro rispondono di rapina aggravata, ricettazione, porto e detenzione di armi da sparo. 

L'ultimo colpo al Lidl di Amola

L’ultimo episodio in ordine di tempo è stata la rapina al supermercato Lidl di via Caduti di Amola dell’ottobre del 2019, durante la quale i rapinatori, approfittando della sola presenza dei dipendenti, alle 6.30 del mattino avevano provato ad impossessarsi dei soldi presenti nella cassaforte. Proprio per tale scopo, con delle fascette da lavoro, avevano legato a terra tutti i dipendenti fuggendo però poi all’arrivo delle volanti della Polizia.

Banda organizzata

La Squadra Mobile, con il coordinamento della Procura della Repubblica, intuiva che gli autori di dette rapine non erano improvvisati, in quanto durante la loro esecuzione non avevano commesso praticamente mai errori, fuggendo sempre al momento giusto e scegliendo obiettivi poco coperti da telecamere. E’ stato però un dettaglio a tradire i rapinatori, in quanto uno di loro, durante una rapina, ha indossato una maglia con la quale, tempo prima, era stato fotografato dalla Squadra Mobile e proprio da tale piccolissimo particolare si è riusciti a ricostruire nei dettagli la composizione del gruppo criminale e i partecipanti ai singoli episodi delittuosi. E’ stata svolta una copiosa attività di indagine, consistita in servizi di appostamento, nell’analisi dei dati del traffico telefonico, in intercettazioni telefoniche ed ambientali degli indagati e successivo rinvenimento di alcuni capi di abbigliamento utilizzati durante le rapine.

Durante le indagini è stata sequestrata una pistola, una Beretta modello 51 calibro 7.65, perfettamente funzionante, rubata nel 2009 a Piacenza e utilizzata dai rei durante alcune rapine. Diversi i reati contestati agli indagati: rapina aggravata, ricettazione, porto e detenzione di armi da sparo e un tentativo di furto di un motorino durante le indagini, sventato dagli Agenti della Squadra Mobile. Alla luce della ricostruzione operata dalla Squadra Mobile – IV Sezione Crimine, il Pubblico Ministero della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bologna che ha coordinato le indagini ha richiesto l’applicazione della custodia cautelare in carcere concessa dal GIP del Tribunale di Bologna dott. Gianluca Petragnani Gelosi. Gli indagati sono stati così condotti in carcere a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

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