Rapine seriali sui taxi a Bologna, due arresti

Un episodio al giorno, su cui le indagini della Mobile stanno ancora facendo luce attraverso l’analisi del materiale di videosorveglianza raccolto

Presi i rapinatori seriali dei taxi

Presi i rapinatori seriali dei taxi

Bologna, 28 ottobre 2021 - Fine della corsa. Letteralmente nel caso di una coppia di rapinatori seriali dei taxi, che ieri sera sono stati arrestati dal personale della Squadra Mobile al termine di un’indagine lampo che ha potuto ricondurre ai due, un uomo di 33 anni e la sua complice e compagna di 24, due rapine e un mancato pagamento della corsa consumate da lunedì a ieri. Un episodio al giorno, su cui le indagini della Mobile stanno ancora facendo luce attraverso l’analisi del materiale di videosorveglianza raccolto, ma che sembrerebbero poter essere tutti ricondotti ai due giovani, per modus operandi e percorsi effettuati.

Presi i rapinatori seriali dei taxi
Presi i rapinatori seriali dei taxi

La coppia infatti è stata arrestata ieri, dopo avere preso un taxi da piazza Re Enzo in direzione ospedale Maggiore, qui dove i due hanno minacciato il conducente con un taglierino puntato al collo dell’uomo che terrorizzato è rimasto immobile mentre la donna si impossessava sia del portafoglio di servizio che di quello personale dell’uomo. Con la refurtiva, i due sono quindi scesi dal taxi, dandosi alla fuga a piedi verso via Pier  de’ Crescenzi. Lì dove, come segnalato dal tassista rapinato, la Squadra Mobile intervenuta assieme al personale delle volanti gli ha trovati al termine di un cordone attorno al palazzo disabitato in cui la coppia si era nascosta.

Una manovra a tenaglia durante la quale gli agenti hanno ritrovato anche i portafogli rubati, l’abbigliamento di cui i due si erano disfatti e il cutter usato per minacciare l’autista. Tutti elementi analizzati poi dalla scientifica e che torneranno utili per confermare l’ipotesi che attribuirebbe ai due, ora alla Dozza, la responsabilità anche di un’altra rapina avvenuta martedì e del mancato pagamento di una corsa, lunedì. Secondo gli inquirenti, c’è una forte probabilità che si tratti sempre della coppia - ora accusata di rapina aggravata da uso di armi improprie -, sia per l’analogo percorso richiesto al tassista, sia per le modalità di rapina - con cutter puntato alla gola -, nonché a seguito di un’immagine ripresa dalla telecamera interna del taxi a cui i due non avrebbero pagato la corsa, in cui sarebbero ripresi i due giovani.

 

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