Rave party Bologna, in mille nello zuccherificio. Tre erano evasi dalla quarantena

I carabinieri hanno identificato centinaia di partecipanti alla festa abusiva di Argelato, che saranno denunciati

Due partecipanti al rave party di Argelato

Due partecipanti al rave party di Argelato

Argelato (bologna), 2 agosto 2020 - La musica è partita che ancora non era arrivata la mezzanotte. E si è spenta soltanto alle 15 del giorno dopo, ossia ieri, quando anche l’ultimo degli irriducibili ha ceduto alla stanchezza. Erano almeno in mille, l’altra notte, al rave party abusivo che ha tenuto sveglie Argelato e San Giorgio di Piano. E almeno tre, tra i partecipanti identificati ieri dai carabinieri, dovevano rimanere chiusi in casa, in quarantena, a seguito di contatti con persone risultate positive al Covid. E invece erano lì, a ballare all’interno dello spazio, vastissimo, dell’ex zuccherificio di Argelato. Capannoni abbandonati, con tetti in amianto, e un’area all’aperto immensa, dove i mille si sono ritrovati, dopo essersi dati appuntamento su apposite chat di Telegram, per ballare. Tutta la notte e tutta la mattina. Senza regole, senza respiro, senza sosta. Il volume della musica techno, sparata dalle casse acustiche, era talmente alto da tener svegli non solo gli abitanti di quella zona di Argelato, ma da essere sentito anche a San Giorgio di Piano. Rave party Bologna: un migliaio all'ex zuccherificio di Argelato Le prime chiamate ai carabinieri sono arrivate intorno alla mezzanotte. E i militari della stazione di San Giorgio e della compagnia di San Giovanni in Persiceto sono arrivati poco dopo. Ma è stato impossibile intervenire subito per disperdere la folla: troppo numerosa; troppo pericoloso un intervento del genere per l’ordine pubblico. Ai militari dell’Arma non è rimasto altro da fare che cinturare la zona, anche con l’ausilio dei militari del V Reggimento Emilia-Romagna e del IV Battaglione Veneto, mentre dall’alto l’elicottero monitorava la situazione. Intorno all’ora di pranzo di ieri, i primi reduci hanno iniziato ad abbandonare la festa. Intorno alle 15, erano rimasti una trentina di ragazzi. Alla spicciolata, mentre uscivano, sono stati fermati e identificati dai carabinieri e adesso verranno denunciati per invasione di terreni ed edifici (l’area dell’ex zuccherificio è privata) e anche sanzionati per il mancato rispetto delle normative anti-Covid. Per i tre ‘evasi’ dalla quarantena la situazione si complica ulteriormente, arricchendosi di un’altra denuncia. Ovviamente, la loro è una goccia in un mare di irresponsabilità, che rischia di far schizzare i contagi, già raddoppiati in pochi giorni. Bonaccini: "Basta feste abusive. Obbligo di vaccino a scuola" Il rave di ieri è solo l’ennesimo in questa seconda estate segnata dalla pandemia nel Bolognese. A Villa Angeletti e Villa Spada, quasi ogni weekend, il volume si alza. Ma i numeri, rispetto al maxi-rave di Argelato, dove la maggior parte dei partecipanti è arrivato da fuori regione, sono molto più contenuti. Un allarme lanciato, proprio sulle pagine del Carlino pochi giorni fa, dal presidente della Regione Stefano Bonaccini. Che, commentando il pericoloso - in termini di contagi - fenomeno delle feste ’fai-da-te’ è tornato a proporre la riapertura delle discoteche: "Non sarebbe meglio usare il green pass per aprire le discoteche con ingressi contingentati? L’alternativa sono le feste private abusive che costringono le forze dell’ordine a inutili giri dell’oca, togliendo forze per altre questioni più serie", ha detto.

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