Reddito di cittadinanza Bologna: 24 furbetti denunciati

Tutti romeni, sono stati pizzicati da polizia e guardia di finanza: avevano detto di essere in Italia da oltre dieci anni

Gli stranieri hanno dichiarato il falso per avere il reddito di cittadinanza

Gli stranieri hanno dichiarato il falso per avere il reddito di cittadinanza

Bologna, 28 aprile 2021 – Sono 24 i furbetti denunciati per aver indebitamente percepito il reddito di cittadinanza al termine di un’operazione congiunta tra polizia e guardia di finanza. I 24, tutti di origine romena, rischiano una reclusione da due a sei anni. E sono stati anche segnalati alla direzione provinciale dell’Inps per l’immediata revoca dell’erogazione del beneficio e l’attivazione del recupero delle somme indebitamente incassate che, allo stato, ammontano complessivamente a circa 37mila euro.

L’operazione è partita a febbraio di quest’anno, quando la squadra di polizia giudiziaria del commissariato di San Giovanni in Persiceto ha denunciato i primi dieci rumeni, che avevano presentato false dichiarazioni all’Inps al fine appunto di ottenere illecitamente il beneficio economico del reddito di cittadinanza.

Le successive indagini, delegate dall’autorità giudiziaria, sono state svolte in un contesto di collaborazione istituzionale con la Guardia di Finanza di Bologna. L’analisi congiunta delle evidenze investigative, in sinergia e collaborazione con l’Inps, ha permesso di individuare ulteriori 14 cittadini, anche loro di origine rumena, che avevano ottenuto indebitamente il beneficio economico.

In particolare, è stato accertato che al fine di ottenere il reddito di cittadinanza, il gruppo in questione istruiva le pratiche in patronati convenzionati, presentando autocertificazioni di residenza, dichiarando in maniera mendace di essere residenti in Italia da più di 10 anni, uno tra i requisiti necessari per rientrare tra i beneficiari del Reddito di cittadinanza anche se, come constatato, per la maggior parte di loro non è stata riscontrata neanche una sporadica presenza sul territorio nazionale.

Nonostante ciò, i 24 sono riusciti a frodare l’Inps per somme mensili variabili dai 500 agli 800 euro riscosse regolarmente negli ultimi tempi.  

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