"Di Renzi, di Conte e di Bonaccini non me ne frega niente. Il Pd è abituato a parlare troppo di nomi e cognomi, della classe dirigente, ma si rischia di non parlare dei contenuti. Ai cittadini del nostro destino non gliene frega niente, gli interesserebbe capire che contenuti diamo per risolvere i loro problemi". Così Stefano Bonaccini, ieri ospite della nutrita kermesse di dibattiti della Festa dell’Avanti! e del Partito Socialista al Centro Andrea Costa di via Azzogardino, ha disegnato la sua – nota – idea sulle nomenclature e sulle coalizioni in addizione. Tutto questo in contemporanea con il sì dei Verdi all’intesa elettorale con Michele de Pascale, candidato del centrosinistra alla Regione, che domani dovrebbe avere l’ok definitivo anche da Sinistra Italiana. Con l’arrivo di Avs, il campo largo in Emilia-Romagna è praticamente completo. Più difficile avere questi risultati a livello nazionale, e da questo Bonaccini mette tutti in guardia. "Se noi vogliamo lasciare lì la Meloni nei prossimi 20 anni – ha detto davanti alla platea dei socialisti, un centinaio seduti e altri in piedi. Con lui sul palco il segretario nazionale Psi Enzo Maraio e la direttrice de L’Avanti!, Giada Fazzalari –, basta ripetere il modo in cui due anni fa ci siamo presentati alle elezioni politiche. Se il centrosinistra decide di andare ognuno per sé e nessuno con gli altri, non ci sarebbe partita".
Nel mirino dei riformisti c’è il ‘patto della birra’ sancito tra i leader del Pd Elly Schlein, del M5S Giuseppe Conte e di +Europa Riccardo Magi, ospiti di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli alla Festa nazionale di Avs a Roma. "In politica, però, non è che due più due faccia quattro – ha aggiunto Bonaccini –, quindi non è detto che la somma esatta delle sigle porti alla vittoria contro la destra. Non dobbiamo solo pensare a battere la destra" perché "se ci si mette insieme solo contro gli altri non basta. Ecco perché alternativa è la parola giusta". Insomma, I Socialisti dai palchi di questa tre giorni hanno suggerito più miti consigli al Pd nazionale – del quale il riformista Bonaccini è presidente, la sua presenza alla Festa non è casuale – e ai suoi alleati più a sinistra per non strappare inutilmente in vista dei prossimi appuntamenti elettorali. "Il problema non può essere ancora Renzi", si mormora tra i seggiolini della Festa. Ieri, come detto, c’è stato l’ok dei Verdi a de Pascale, presente all’assemblea che ha sancito l’alleanza verso viale Aldo Moro a larghissima maggioranza. Angelo Bonelli, anche lui due giorni fa alla Festa dell’Avanti!: "Confermato da de Pascale l’impegno a lavorare per collegare strettamente la salute delle persone e la salute dell’ambiente e della prevenzione primaria".