Resa di Mazzanti: "Stop al ricorso, farò opposizione"

Nessuna anomalia nel riconteggio delle schede. L’ex sindaco pronto a essere minoranza in Consiglio

Sono poco più di venti, ventiquattro per la precisione, i voti che hanno diviso l’ex sindaco civico Maurizio Mazzanti dal ballottaggio alle amministrative di domenica scorsa. Spoglio dopo spoglio, seggio dopo seggio.

Il volto di Mazzanti, di base in piazza Quirico Filopanti, era sempre più scuro e preoccupato. All’ultimo spoglio, quello di Bagnarola, l’idea del testa a testa al secondo turno è del tutto sfumato. I voti di scarto fra Mazzanti e la neo sindaca Debora Badiali, sostenuta dal centrosinistra, erano talmente pochi che, forse per l’adrenalina del momento, pochi minuti dopo la sconfitta il sindaco uscente aveva preannunciato la richiesta del riconteggio, ovvero un ricorso amministrativo.

Ora, però, dopo la riunione della commissione elettorale, tenutasi nel pomeriggio di martedì con tutti i delegati delle liste, Mazzanti sembra aver deposto le ’armi’. Ed è lui stesso a raccontarlo: "La riunione è stata proficua. Sono state riviste e riconteggiate le schede. Ovviamente non c’erano anomalie, e questo già lo immaginavamo, ma non c’erano neanche schede dubbie. Inutile dire, quindi, che ormai direi che c’è poco da dire. Budrio ha un nuovo sindaco. Avremmo trenta giorni per fare ricorso, ma sinceramente, stando così le cose, non credo che ricorreremo a tutto ciò".

Mazzanti, poi, aggiunge: "Per prima cosa ringrazio le centinaia di persone che mi hanno manifestato il loro dispiacere per questo risultato. Il passaggio è stato molto veloce, ho svuotato l’ufficio e ho restituito le chiavi (fisiche e simboliche) del Palazzo. Ringrazio tutti, a partire dai cittadini che ho avuto l’onore e onere di amministrare in questi cinque anni. A differenza di chi teme le proprie ombre, non mi sono sentito infangato o colpito dai tanti attacchi critici".

Lo sfogo è amaro: "Le critiche, a volte sfociate in offese non mi hanno sfiorato, fanno parte del gioco e le ho accettate, anzi compatite", dice Mazzanti. "Ci sono le opinioni e i fatti – distingue l’ormai ex primo cittadino – . Le prime sono soggettive, i secondi no. Le opinioni passeranno, i fatti rimangono e in cinque anni ne sono stati realizzati tanti, che molti nemmeno se lo immaginano. Anche questo fa parte del gioco, le cose durature si vedono a distanza, quelle effimere durano la spazio di un mattino". Infine, la sfida: "Ho un’altra soddisfazione: avere trovato un gruppo di persone, che mi ha sostenuto per cinque anni prima e nella campagna elettorale adesso, davvero fantastico. Non ci disperderemo e abbiamo già cominciato un nuovo viaggio insieme, come minoranza, per Budrio".

Zoe Pederzini

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