Paradossalmente, il Passante di Bologna proprio quando è all’ultima curva potrebbe di colpo sbandare. Di nuovo. E’ verosimile, a oggi, che una nuova seduta della Conferenza dei servizi, probabilmente l’ultima, si terrà tra la fine di ottobre e il mese di novembre, per un parere definitivo da parte degli enti interessati all’adeguamento del progetto partorito da Autostrade. Questi tempi potrebbero allungarsi in caso di revoca della concessione ad Aspi, è chiaro, e chissà a quel punto quando la discussione riprenderà. Detto questo, il caposaldo del nuovo progetto è il reintegro, chiesto da tutti, della corsia di emergenza in tangenziale, immotivatamente stralciato dall’ex ministro Danilo Toninelli e sostituito con una serie di piazzola di emergenza. Il Passante quindi tornerà a essere nella sostanza quello originario: due corsie in Autostrada più in aggiunta la carreggiata d’emergenza (nel tratto urbano), tre o quattro (nel tratto centrale) corsie in tangenziale più la carreggiata di emergenza. La prima valutazione d’impatto ambientale, vidimata dall’ex ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti sarà confermata.
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