"Quasi un terremoto la gestione Bonaccini del sisma del 2012. A otto anni di distanza da quel tragico evento, contiamo ancore numeri disastrosi: ancora più di 1.000 nuclei familiari ancora fuori dalle loro case, concluso solo il 15% dei lavori pubblici mentre deve ancora essere erogato un miliardo, sui cinque concessi, per la ricostruzione degli immobili da parte dei privati".
È la versione della Lega sulla ricostruzione post-sisma 2012 in Emilia-Romagna, i cui numeri sono stati diffusi dal governatore Stefano Bonaccini in occasione degli anniversari delle scosse del 20 e del 29 maggio. Un duro attacco al governatore della Regione quindi, visto che il resoconto dei giorni scorsi da parte del sotosegretario Davide Baruffi erano stati lusinghieri: "Nell’area del cratere la ricostruzione non si è mai fermata – ha dichiarato – . I mesi del lockdown non sono andati perduti. Quasi il 95 per cento della popolazione è tornato nelle proprie abitazioni. Il totale dei contributi concessi dal 2012 ammonta a 3miliardi, di cui 2,4miliardi liquidati con il 78 per cento delle case già ultimato".
Eppure segnalano il capogruppo della Lega in Regione Matteo Rancan e il consigliere Michele Facci, dopo il resoconto della giunta regionale presentato, ieri, anche in commissione cheper quanto riguarda il tessuto produttivo i progetti conclusi, secondo quanto esposto dal sottosegretario Davide Baruffi, sono solo il 76% di quelli approvati da parte della giunta. Tra le opere pubbliche e dei beni culturali, l’85% dei lavori sono ancora in corso o, addirittura, in progettazione", correggono Rancan e Facci. Tra gli altri interventi in commissione, la consigliera dem della bassa modenese Palma Costi, assessore con Delega alla ricostruzione post-sisma nello scorso mandato, ha puntualizzato che "quello che ancora resta da fare riguarda la parte pubblica e quella vincolata. Gran parte di chi è fuori casa è in una situazione abitativa vincolata dove, nei progetti di ricostruzione, interviene la Soprintendenza". E su questo la consigliera Pd ha lanciato una prima proposta: "Serve personale dedicato come nella prima fase di ricostruzione. Serve questo personale per le Soprintendenze in modo che tutta la parte progettuale venga espletata. Insomma: una struttura speciale in grado di accompagnare la ricostruzione pubblica e quella privata vincolata". Ha aggiunto più in generale sulla ricostruzione Costi: "Le imprese sono state tutte ricostruite e lavorano, a eccezione di alcune del settore agricolo. L’esecutivo regionale ha fatto bene ad accelerare sulla liquidazione dei contributi vista la situazione generata dal lockdown".
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