Rifiuti a Bologna, i commercianti: “Ok ai cassonetti, ma restino i dehors e gli spazi carico-scarico"

Divisi i comitati. Ciavatti (piazza Verdi): "Basta spazzatura sotto i portici". Sisti (via Petroni): "Così sarà peggio"

Bologna, 31 maggio 2023 – I commercianti apprezzano il ritorno dei cassonetti per plastica e carta dal 12 luglio in centro. Così come l’operazione decoro (con pulizia straordinaria) annunciata dal sindaco Matteo Lepore e dall’assessore ai Lavori pubblici e alla pulizia della città Simone Borsari. Non c’è la stessa linea, invece, tra i comitati del centro perché se da una parte c’è chi plaude, dall’altra c’è anche chi, invece, avrebbe voluto semplicemente ’rafforzare’ e ’correggere’ il porta a porta.

Sullo sfondo, resta qualche preoccupazione sui posti auto (una sessantina quelli da sacrificare), su quelli per il carico-scarico e il rischio che i dehors perdano spazio utile.

Stop alla racconta porta a porta: per i rifiuti ritornano i cassonetti
Stop alla racconta porta a porta: per i rifiuti ritornano i cassonetti

Per Giancarlo Tonelli, direttore di Ascom, il piano di pulizia straordinaria dell’amministrazione con l’addio del porta a porta è una sorta di ’liberazione’: "Il ritorno all’utilizzo dei cassonetti per carta e plastica, è una richiesta che abbiamo avanzato da tempo all’amministrazione comunale a fronte dei tanti problemi creati dalla spazzatura raccolta davanti ai portoni di casa, spesso sotto i portici, con annesse segnalazioni negative dei nostri associati".

Una svolta importante, anche pensando ai tanti "turisti stranieri e italiani che vengono nella nostra città", conclude il direttore di Ascom, che pone, però, l’attenzione sui posti per il carico scarico "che già sono pochi e sono calati nel tempo". Sarà poi nostra cura "collaborare con l’amministrazione che deve garantire la manutenzione dei cassonetti, così come la pulizia e il lavaggio degli stessi".

Caldeggia la scelta della giunta anche Loreno Rossi, direttore di Confesercenti: "Abbiamo sempre chiesto il superamento del porta a porta e dei conseguenti sacchetti di plastica sotto i portici. Come immagine per la nostra città, ormai città turistica, non era il massimo...".

Per il resto, "non ci stracciamo le vesti per i 60 parcheggi sacrificati, ma non vorremmo che si limitasse lo spazio per i dehors Covid che sono stati prolungati fino al 31 dicembre".

Sul fronte dei comitati, invece, non tutti la pensano nella stesso modo.

Otello Ciavatti, storico portavoce del comitato ’Piazza Verdi’, è favorevole al ritorno dei cassonetti: "Una scelta che arriva dopo la protesta che abbiamo fatto in questi 4-5 mesi, criticando più volte il meccanismo del porta porta. I sacchi della spazzatura sotto i portici, anche a causa del fatto che molta gente non rispettava le regole, stava diventando un problema inaccettabile. Bene, quindi, l’amministrazione sul fronte rifiuti. Ci ha ascoltati... Non fa lo stesso, però, sul rumore e il diritto al riposo nella zona universitaria".

Critico, invece, Giuseppe Sisti, che guida il comitato di via Petroni, nel cuore della zona universitaria: "Abbiamo già dato parere contrario. La stragrande maggioranza dei residenti non voleva il ritorno all’antico, cioè il ritorno dei cassonetti. Non servivano grandi rivoluzioni, bastava modificare il sistema porta a porta che già c’era".

Come? "Facendo due giri. Uno di notte, come già avviene, e uno successivamente. Nel primo si toglieva il ’grosso’ della spazzatura, nel secondo si toglievano le rimanenze. Così la gestione dei rifiuti avrebbe funzionato benissimo...".

Da qui, affonda Sisti, con i nuovi cassonetti arriveranno i soliti disagi: "Diventeranno un orinatoio con conseguenti problemi d’igiene. E poi, si sa, con i cassonetti la gente mette dentro di tutto... Il Comune poteva correggere il sistema già in essere, invece di annunciare grandi svolte. Ora chissà dove andremo a finire...".

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