Cambia, ma di poco, la raccolta porta a porta dei rifiuti solidi urbani degli abitanti di Sasso Marconi e nell’immediato futuro si prospetta il passaggio da tassa a tariffa della riscossione del tributo. Queste novità cominciano a circolare nelle vie e nelle frazioni di Sasso. La stessa assessora all’Ambiente Irene Bernabei nei giorni scorsi è andata a illustrarle alle Consulte di frazione. Nella sostanza, per i cittadini sassesi non ci dovrebbero essere grandi cambiamenti sia nel sistema di raccolta dei rifiuti, sia nel sistema di pagamento del tributo. Ma qualche novità è in arrivo, soprattutto dettata dal nuovo contratto stabilito con Atersir, l’agenzia di regolazione e stazione appaltante che, per conto dei 50 comuni della provincia di Bologna, a novembre scorso ha aggiudicato al raggruppamento temporaneo di imprese, costituito tra Hera, la coop Giacomo Brodolini e il Consorzio Stabile Ecobi, la gara per la gestione dei rifiuti urbani e assimilati nel bacino territoriale di Bologna.
Un contratto che durerà per 15 anni, coprirà un bacino di circa un milione di abitanti e avrà un valore di oltre 1,7 miliardi di euro. Della nuova raccolta porta a porta, a Sasso si sa che porterà a un cambiamento del tipo di contenitori in cui mettere l’organico e l’indifferenziato e che questi saranno nominativi, ossia attribuiti al residente. Altra novità: i sassesi potranno conferire a Hera piccole quantità di rifiuti speciali, come l’amianto. I nuovi kit saranno consegnati da addetti di Hera, riconoscibili da tesserino e foto, già segnalati ai carabinieri, per evitare che i truffatori si intrufolino. Gli stessi addetti Hera hanno già cominciato a visitare i capannoni artigianali e industriali. Lettere informative stanno arrivando nelle case dei sassesi e gazebo informativi saranno presenti tra le bancarelle della Tartufesta. Altri punti informativi sono previsti nel centro di Sasso e a Borgonuovo.
Nicodemo Mele
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