Rifiuti Bologna, il consigliere Mazzanti riporta i sacchi a chi li abbandona

L'esponente Pd e il sistema che coinvolge una decina di residenti: "Tra gli incivili non solo cittadini ma anche qualche attività economica. Servono sanzioni certe"

L'assessore, e residente al Navile, Claudio Mazzanti

L'assessore, e residente al Navile, Claudio Mazzanti

Bologna, 22 settembre - La lotta ai rifiuti si combatte su tutti i fronti, specialmente nel quartiere Navile. Chi lascia un sacco pieno in strada rischia di ritrovarselo sul cofano dell'auto o davanti al portone di casa. Ad escogitare questo sistema per arginare il fenomeno dell'abbandono sono stati una decina di residenti e il consigliere comunale del Partito democratico Claudio Mazzanti, che abita in zona ed è stato presidente del Quartiere.

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Mazzanti è intervenuto sul tema in una seduta di commissione in Comune in cui si discutevano due ordini del giorno dedicati proprio al tema dei rifiuti. Purtroppo, segnala il consigliere, tra i "maleducati" e gli "incivili" scovati da lui e dagli altri cittadini ci sono anche "alcune attività economiche, tra cui anche qualche 'grande nome' che non faccio, che quando chiudono lasciano in strada sacchi neri pieni di rifiuti". E quando "io e altri cittadini glieli riportiamo- aggiunge- spesso reagiscono malamente, salvo poi usare toni più civili quando mi riconoscono".

Nel mirino dell'esponente dem ci sono però, principalmente, le attività economiche come alcuni locali della zona, che "non hanno giustificazione" e che peraltro, come fanno capire i dirigenti di Hera che partecipano alla commissione, sono già conosciute dalla multiutility e, in alcuni casi, sono anche già state sanzionate. Sul punto, Mazzanti chiede con forza "sanzioni certe, perché sono l'unica cosa che questi maleducati temono. Bisogna che gli incivili capiscano che non stiamo scherzando". In quest'ottica, conclude, "fa piacere sentire che i controllori da cinque stanno per diventare 11".

Ma ad abbandonare i rifiuti sono anche singoli cittadini, non sempre residenti nel quartiere, segnalando da un lato "gli ammassamenti massicci a ridosso di grossi agglomerati di edilizia residenziale pubblica, e qui Acer dovrebbe coinvolgere i cittadini e i comitati di caseggiato, dove esistono, per fare un'operazione educativa", e dall'altro "i singoli che arrivano da fuori, che quando si ritrovano il sacco sul cofano dell'auto a volte reagiscono male, ma spesso capiscono di essere nel torto e si riprendono i sacchi".

 

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