Rifiuti e porta a porta Bologna, il caso. Da sinistra critiche a Lepore

Tomei (Coalizione civica): "La proposta di abolirlo me la aspetterei dalla destra". Il candidato precisa: "Lo faremo in un altro modo, voglio una città più pulita"

I sacchi della differenziata sotto i portici, il sistema misto è tuttora in vigore

I sacchi della differenziata sotto i portici, il sistema misto è tuttora in vigore

Bologna, 15 settembre 2021 - "È partito un attacco incrociato al sistema di raccolta differenziata nel centro storico. Da destra era normale e prevedibile, ma che provenisse anche dal nostro candidato sindaco Matteo Lepore no". Si è svegliata con un piccolo maremoto politico, poi subito rientrato, ieri mattina la coalizione del centrosinistra: Fausto Tomei, consigliere di quartiere al Porto-Saragozza uscente, storica anima pulsante di Coalizione civica e oggi candidato in lista per il Comune, su Facebook – ci sono i like, tra gli altri, di Marina d’Altri e Emanuele Caprara della Consulta della bicicletta – ha criticato l’uscita di Matteo Lepore sulla rottamazione del porta a porta dei rifiuti in centro.

Lepore aveva esternato la volontà di cambiare: basta sacchi della spazzatura sotto i portici Unesco, bisogna trovare un’alternativa con il gestore. La gara è praticamente conclusa e gli esiti dovrebbero sapersi a fine anno, intanto però lo stesso Tomei ha spiegato la sua posizione. "E’ una mia opinione, non di Coalizione civica – ha precisato –. Il porta a porta com’è ora ha portato dei risultati, la differenziata è aumentata e sono stati tolti ingombri agli spazi pubblici con l’addio ai bidoni. Penso alle rastrelliere, per esempio, ma anche ai dehors. Non so, ci avevamo lavorato tanto in quartiere, anche con Milena Naldi allora presidente del San Donato-San Vitale. Ritengo che non ci siano soluzioni migliori, ma con Lepore sicuramente ne parleremo e vedremo".

Per Tomei però sui cassonetti dell’indifferenziata bisogna crescere. "Devono funzionare, spesso si inceppano, e dal punto di vista comportamentale in troppi sbagliano a conferire buttandoci carta e plastica. Si cresca su questo, anche utilizzando per un dato periodo più guardie ecologiche. Tutto è perfettibile, chiediamo al gestore di fare nuove proposte in merito", ha concluso.

Anche Lepore ha precisato la sua posizione. "Migliorare la qualità del servizio su strada non significa abolire il porta a porta. Si tratta di trovare nuove forme – ha rilanciato il candidato sindaco –. Ci sono troppi sistemi differenti nella città, che deve essere più pulita. Non mi sembra una cosa di destra. Affronteremo la questione migliorando la qualità dello spazio pubblico e la differenziata".

D’accordo i commercianti. "E’ una richiesta che per quanto ci riguarda viene da lontano, già discussa anche con Hera – ha dichiarato il presidente di Ascom Bologna, Enrico Postacchini – . E’ stato manifestanto il disagio sui sacchi sotto portici. Ci aspettiamo delle soluzioni". Per Loreno Rossi, direttore di Confesercenti provinciale, "il porta a porta non è un bel sistema, i portici Unesco vanno tutelati e sì, ci sono arrivate tante segnalazioni. Ok a una soluzione, ma giù le mani dai dehors".  

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