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Rifiuti, 30 telecamere a Bologna per scovare i ‘furbetti’: ecco come funzionano

Il Comune investe 138mila euro per i nuovi dispositivi semi-mobili contro l’abbandono selvaggio. Accolto il preventivo presentato dalla ditta specializzata Geotech Engineering

In arrivo trenta telecamere semi mobili a Bologna per scovare i 'furbetti' dei rifiuti e cercare di limitare il fenomeno dell'abbandono selvaggio

In arrivo trenta telecamere semi mobili a Bologna per scovare i 'furbetti' dei rifiuti e cercare di limitare il fenomeno dell'abbandono selvaggio

Bologna, 29 aprile 2025 – Arrivano trenta telecamere ‘rapide’ per scovare i ‘furbetti’ dei rifiuti. La città si dota quindi di 30 nuove postazioni per contrastare l’odioso fenomeno dell'abbandono di rifiuti, in grado di essere spostate rapidamente a seconda di quali zone richiedono un controllo tempestivo.

A deciderlo con un provvedimento, è stato l'area Sicurezza urbana integrata che lo ha firmato. Via libera quindi alla fornitura dei dispositivi, tramite un affidamento del valore di quasi 140.000 euro.

"Nell'ambito del territorio comunale - si legge nell'atto firmato dall’area Sicurezza urbana integrata - sono state accertate alcune situazioni di abbandono di rifiuti, anche ingombranti (come materassi, divani rotti e mobilia varia, elettrodomestici fuori uso), sia speciali (quali, ad esempio, rifiuti derivanti dalle attività di demolizione e costruzione o i rifiuti da lavorazioni industriali, artigianali e commerciali)".

Per l'amministrazione è pertanto "necessario acquistare dei sistemi di ripresa foto o video in grado di essere collocati con tempestività nei siti e nelle aree ove il fenomeno si manifesta". Per questo Palazzo D'Accursio ha valutato l'acquisto di trenta "box camera", cioè "telecamere di controllo ambientale semi-mobile da installare su 15 postazioni".

A questo scopo, l’amministrazione comunale ha ritenuto congruo il preventivo presentato dalla ditta specializzata Geotech Engineering: 137.860 euro, comprendendo accessori e installazione, provenienti dal Fondo per il potenziamento delle iniziative di sicurezza urbana per il triennio 2024-2026 finanziato dal ministero dell'Interno.