MONICA RASCHI
Cronaca

Riforma dei Pronto soccorso, parte a Budrio il primo Cau: ecco dove saranno gli altri

Nascono per alleggerire i reparti di urgenza dei grandi ospedali cittadini, destinati ai casi più gravi: un elenco dei sintomi per presentarsi nella struttura

Riforma dei Pronto soccorso, parte a Budrio il primo Cau: ecco dove saranno gli altri

Bologna, 27 ottobre 2023 – Il primo ’nuovo’ Pronto soccorso a partire nella provincia di Bologna sarà quello di Budrio, che aprirà il primo novembre alle 8. Il secondo quello di Vergato: l’8 novembre. Gli altri due, che saranno avviati entro la fine di quest’anno ma per i quali non è ancora stata definita una data esatta, saranno collocati a Casalecchio di Reno e al Navile.

Nel Cau (Centro assistenza e urgenza) di Budrio, come viene sottolineato dall’Ausl di Bologna "lavorano medici di assistenza primaria a rapporto orario (medici di continuità assistenziale) e infermieri, adeguatamente formati, pronti ad accogliere e assistere pazienti con problemi urgenti a bassa complessità, sette giorni su sette, 24 ore su 24, con accesso diretto".

Questo l’elenco dei sintomi per cui presentarsi nella nuova struttura e non al Pronto soccorso: lesioni o dolori agli arti, eritemi, punture da insetti, febbre, lombalgia, dolori addominali, lievi traumatismi, ferite superficiali, irritazioni cutanee, dolori articolari o muscolari, coliche, sintomi influenzali, tumefazioni, nausea o vomito, terapie e prescrizioni urgenti, medicazioni e altre prestazioni infermieristiche.

Viene precisato, dall’Azienda Usl bolognese, che all’interno dei Cau, saranno effettuate le seguenti prestazioni: visita medica, certificazioni, trattamento farmacologico al bisogno, prescrizione di terapia per patologie di nuova insorgenza o terapie essenziali, procedure chirurgiche minori (per esempio, suture, medicazioni).

Accedendo al Cau, i cittadini verranno accolti dall’infermiere che procederà con l’intervista di inquadramento del bisogno, a cui seguirà la visita medica ed eventuali ulteriori approfondimenti diagnostici come l’elettrocardiogramma, la radiografia e alcuni esami di laboratorio. I

l medico potrà poi valutare, e se necessario prescrivere, prestazioni specialistiche a completamento diagnostico. In questo caso l’esito della prestazione di approfondimento dovrà essere valutato dal medico di medicina generale o dal pediatra di libera scelta, che sono i riferimenti per ogni cittadino assistito, senza tornare al Cau.

L’esito del percorso clinico-assistenziale verrà reso disponibile sul fascicolo sanitario elettronico del cittadino. La visita e alcuni accertamenti diagnostici offerti presso i Cau (per esempio Ecg ed alcuni esami ematici) sono gratuiti per tutti i cittadini residenti eo assistiti della Regione, mentre per tutti gli altri la visita avrà un ticket del costo di 20 euro. Le ulteriori prestazioni specialistiche sono a carico del cittadino con il relativo ticket.

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