Rifugiati dall'Ucraina, prima accoglienza in piazza XX settembre a Bologna

Da martedì 8 marzo il tendone per la registrazione e la somministrazione del tampone anti Covid

Profughi dall'Ucraina, accoglienza a Bologna (FotoSchicchi)

Profughi dall'Ucraina, accoglienza a Bologna (FotoSchicchi)

Bologna, 7 marzo 2022 - Un tendone per la registrazione dei rifugiati dall'Ucraina e la somministrazione del tampone anti-Covid sarà allestito nella giornata di domani in piazza XX settembre a Bologna. Una decisione assunta oggi dalla task force del Comune sull'emergenza ucraina messa in piedi in questi giorni, in collaborazione con la Prefettura, e anticipata in mattinata dal direttore dell'Ausl di Bologna, Paolo Bordon.

La struttura sarà un punto di prima accoglienza per offrire alcuni servizi di base ai profughi ucraini in arrivo in città in questi giorni.

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"L'obiettivo - spiega l'assessore al Welfare Luca Rizzo Nervo che guida la task foce - è di garantire alle persone che arrivano un unico punto nel quale poter effettuare un tampone (con la collaborazione dell'Ausl), poter certificare la presenza dei profughi sul nostro territorio (grazie al personale della Polizia di Stato) e offrire orientamento rispetto ai servizi del territorio (scuole, salute e altro)".

Questa mattina è partito il servizio di mediazione culturale e linguistica di supporto al lavoro della Questura nell'accoglienza dei profughi che si recano all'Ufficio Immigrazione per i documenti. L'assessore alla Protezione civile Simone Borsari è andato all'Ufficio Immigrazione di via Bovi Campeggi, insieme ai funzionari del Comune, ai volontari della Protezione Civile, della Croce Rossa e a una mediatrice culturale-linguistica ucraina. 

Quanto all'Ausl, "noi facciamo la nostra parte - precisa Bordon - ma non è un'emergenza sanitaria. Siamo a disposizione per fare i tamponi e offrire la vaccinazione anti-Covid. Sappiamo che la popolazione ucraina ha un tasso bassissimo di adesione, intorno al 35%, per cui cerchiamo di proteggere questa popolazione e chi li accoglie. Suggeriamo anche tutte le altre vaccinazioni, soprattutto in età pediatrica, di cui hanno bisogno". Le strutture sanitarie, inoltre, "sono pronte ad accogliere tutte quelle persone che hanno problemi di salute seri, cronici oppure oncologici".

Ma finora non è stato necessario alcun ricovero, spiega Bordon. "Abbiamo avuto qualche caso di positività al Covid- aggiunge- sono in quarantena e con sintomi blandi o asintomatici. Qualcuno ha anche accettato di vaccinarsi".

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