Rimpallo di accuse tra sinistra e FdI Lisei: "Evento organizzato male"

Il capogruppo tricolore in Regione: "Un nostro consigliere ha pulito la strada, dovrebbero ringraziarci". Larghetti (Coalizione civica): "Un’intimidazione, ma non ci fermiamo. La ’macchina’ è stata perfetta"

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E’ un coro di sdegno quello che arriva dalla politica, dopo l’assurda domenica in Val di Zena dove la partecipatissima biciclettata è stata funestata da un bieco sabotaggio, ovvero la gettata di numerose puntine da disegno sul percorso. Le bici a forare sono state oltre una cinquantina, fortunatamente non ci sono stati feriti, ma intanto la città si interroga: sabotaggio o intimidazione? L’evento è stato organizzato con tutti i crismi o poteva essere gestito meglio?

Su quest’ultima domanda centrosinistra e centrodestra la pensano in maniera diversa, e in particolare la consigliere comunale Simona Larghetti di Coalizione civica ha un’idea precisa. "Senza dubbio stiamo parlando di intimidazione – dichiara Larghetti, già a capo della Consulta della bici e tra gli organizzatori del Bike Day –, ma tutto questo non ci spaventa e anzi, corrobora la nostra convinzione nell’organizzare altri eventi. Sapevamo che alcuni sui gruppi social territoriali avevano promesso di ‘guastare la festa’ – ha ribadito Larghetti in aula – perché non si è ritenuto accettabile che la strada fosse chiusa al traffico per 1 ora e mezza una volta l’anno, nonostante l’offerta ripetuta di creare pass per chi documentasse un’esigenza di lavoro o di salute. Un’atmosfera cavalcata dalle opposizioni con interpellanze, richieste di commissione, persino una raccolta firme che poi si è rivelata piena di firme di persone che abitano a Bologna e non nella valle". Sugli eventuali errori della macchina organizzativa, Larghetti non ha dubbi. "Siamo stati perfetti, abbiamo impiegato 40 minuti, c’erano 700 partecipanti e le attività del territorio sono state coinvolte: se così non fosse stato, non sarebbe venuto nessuno – ribadisce la consigliera –. C’erano tante associazioni, non abbiamo ricevuto mezza richiesta su comprovate esigenze di salute e di lavoro da parte dei residenti".

Dissente e respinge in generale le accuse Marco Lisei, capogruppo in Regione di Fratelli d’Italia. "Condanniamo con forza l’accaduto ed esprimiamo solidarietà alle persone coinvolte – sottolinea Lisei –. Purtroppo l’evento è stato gestito male, con superficialità e protervia, è stato imposto ai residenti senza condividerlo prima, quello che poteva anche essere un bell’evento è stato rovinato anche dall’incapacità di coinvolgere tutti. Come opposizioni abbiamo provato a dirlo, ma ha prevalso ideologia e protagonismo. Oggi fanno ridere se non piangere le accuse alle opposizioni che dovrebbero essere ringraziate – continua –, primo fra tutti il consigliere D’Oristano che ha addirittura spazzato via le puntine di propria mano mentre gli altri politici facevano la passerella mediatica". Luca D’Oristano, consigliere di FdI a Pianoro, ha sporto denuncia contro ignoti. "Se ci fosse stato maggior dialogo sarebbe successo? Noi crediamo di no", chiosa Alessandro Sangiorgi, consigliere di FdI a San Lazzaro.

Paolo Rosato

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