Bologna, 17 aprile 2022 - Un po’ artisti e un po’ artigiani, gli scalpellini hanno modellato nei secoli i borghi più belli dell’Appennino, che oggi attraggono turisti e risorse. Eppure, questo antico e prezioso mestiere è giunto sulla soglia dell’estinzione. Ora, però, la rotta è stata invertita e sta nascendo una nuova e vivace scuola all’ombra di Montovolo, vera culla della lavorazione dell’arenaria sul territorio bolognese. È stata un successo in termini di iscritti e di opere realizzate la seconda edizione del corso per scalpellini, promosso dall’Associazione Fulvio Ciancabilla, in collaborazione con l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese. L’iniziativa ha visto la partecipazione di una decina di allievi, che si aggiungono agli oltre venti del primo corso, provenienti da tutta l’area metropolitana e da diverse estrazioni professionali. La scuola è infatti aperta senza limiti di età ed esperienze specifiche. Alle lezioni, che hanno unito la didattica operativa all’approfondimento teorico, hanno partecipato artisti, casalinghe con la passione dell’arte, studenti, muratori e altri addetti del settore edile. La data della prossima e ultima lezione è fissata per sabato prossimo. Si inizierà alle ore 9,30 con il punto di ritrovo al laboratorio di Giancarlo Degli Esposti che si trova in località Spintona, a Riola Ponte di Grizzana Morandi. Poi la partenza per la visita all’atelier di scultura su marmo di Luigi Faccioli e, successivamente, al laboratorio per la lavorazione industriale della pietra di Marco Mazzetti. Alle 13 è in programma l’immancabile pranzo di fine corso. Visto il successo riscosso anche dalla seconda sessione e le rassicurazioni degli amministratori al fine di rendere permanente l’esperienza, è già in programma un’edizione autunnale nel mese di ottobre e si stanno mettendo le basi per un corso di scalpellino-muratore da realizzare con la collaborazione dell’Istituto Edile di Bologna. Si tratta quindi di un primo passo per far rifiorire l’antico ...
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