
Dopo due anni ripartono i lavori all’Arena di Castel San Pietro. Il progetto resterà sostanzialmente quello originario, ma diviso in stralci funzionali. Il primo, ora in corso, si pone l’obiettivo di rendere la struttura utilizzabile come teatro all’aperto. Salvo imprevisti, i lavori potranno essere terminati entro la fine del 2023 e quindi l’Arena sarà disponibile per gli spettacoli della stagione estiva del 2024.
L’abbandono del cantiere da parte della ditta che aveva in appalto l’opera portò a strascichi non ancora risolti. L’impresa, infatti, fece poi causa al Comune per una presunta assenza di sicurezza nel cantiere, accusa ovviamente respinta al mittente dal Comune, che da parte sua provvide a una contro-richiesta di danni per quel cantiere in cui, fece sapere il sindaco Tinti, in mesi di appalto, erano stai realizzati soltanto un venti per cento scarso dei lavori previsti. Tornado a oggi, la nuova impresa è già all’opera per realizzare il consolidamento della struttura delle fondazioni e dell’intero edificio.
"È un’enorme gioia – ha sottolineato il sindaco Fausto Tinti –, la ripresa dei lavori di restauro e risanamento conservativo dello storico edificio della Torre Scenica dell’Arena comunale, che erano stati interrotti per motivazioni non dipendenti dall’Amministrazione. Come sapete, siamo stati costretti ad annullare il contratto con la ditta e a bandire un altro bando. Ora però ci siamo: abbiamo una nuova ditta e una nuova tabella di marcia per riqualificare il nostro teatro all’aperto. Era uno dei desideri della città che volevo esaudire e sono contento che le criticità che abbiamo vissuto negli ultimi mesi siano superate . Una volta conclusi i lavori, che comprendono anche l’adeguamento della struttura secondo le normative di sicurezza vigenti, il palco sarà ripristinato così come le attrezzature sceniche e gli spazi di servizio interni. E finalmente Castel San Pietro Terme potrà riappropriarsi della sua suggestiva stagione di spettacoli e film sotto le stelle". L’investimento complessivo del restauro supererà il milione e 900 mila euro, di cui 900 mila arriveranno da un cofinanziamento Regionale. In totale, aggiungendo Iva e spese tecniche, la spesa sarà di 2,1 milioni di euro.
Claudio Bolognesi