GIOVANNI DI CAPRIO
Cronaca

La risalita della Madonna a San Luca, l’invocazione di Zuppi: “Maria è portatrice di pace e speranza”

Folla alla tradizionale processione della Sacra Effigie dalla Cattedrale. Il cardinale ha citato l’Ucraina e Gaza: “Seguire i fili del dialogo”

Il cardinale Zuppi tocca l’immagine a Porta Saragozza e, a sinistra, la salita al Colle della Guardia

Il cardinale Zuppi tocca l’immagine a Porta Saragozza e, a sinistra, la salita al Colle della Guardia

Bologna, 1 giugno 2025 – Pace, speranza e fine dei conflitti nel mondo. Migliaia di bolognesi si sono riversati in strada per la risalita della venerata immagine della Madonna di San Luca. Il 2025 è l’anno del giubileo e quest’anno la processione è caratterizzata dall’appello di speranza lanciato dall’arcivescovo cardinale Matteo Zuppi. La partenza, come da tradizione, è stata dalla Cattedrale di San Pietro. I binari del tram in via Ugo Bassi invece hanno segnato il tracciato dei bolognesi che hanno passeggiato insieme all’icona della Beata Vergine, accompagnata in processione da Zuppi e dai fedeli, percorrendo le vie Indipendenza, Ugo Bassi, Nosadella e Saragozza, sostando per la benedizione in piazza Malpighi, Porta Saragozza e all’Arco del Meloncello.

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‘Conflitti’ è una delle parole chiave pronunciate da Zuppi. Risolverli attraverso la pace è l’obiettivo del cardinale, che lancia un altro appello per lo stop alle armi in Ucraina: “Chiediamo che i fili del dialogo permettano di trovare la pace nel conflitto russo-ucraino – afferma Zuppi –. Tutti, rafforzati da Maria, dobbiamo andare nella direzione di una pace giusta e duratura. Maria è madre di speranza, portatrice di pace dove c’è violenza”. Proprio il porporato è stato negli scorsi anni l’inviato della Santa Sede a Kiev e Mosca, per trovare una risoluzione pacifica del conflitto. Infatti hanno pregato insieme a Zuppi anche il vescovo Ambrozie, vicario per i fedeli ortodossi moldavi in Italia, e la comunità cattolica ucraina.

Arrivato in Porta Saragozza, Zuppi ‘ha dialogato’ con Maria, rimanendo in piedi di fronte all’effigie. “Siamo gli artigiani della pace di Maria”, racconta Zuppi, chiedendo anche la fine dei bombardamenti “nella striscia di Gaza”. Quel pezzetto di pace “presente in ognuno di noi venga donato agli altri”, conclude l’arcivescovo ringraziando le autorità “per aver camminato con noi”. Dopo la discesa di domenica scorsa, anche durante il tragitto di ritorno l’immagine si è fermata in alcuni luoghi significativi della città. La Madonna di San Luca, durante tutto il percorso, è stata ‘scortata’ da Carabinieri (per la prima volta una carabiniera ha fatto il picchetto, ndr) e Polizia.

In piazza Malpighi, il Comando Regionale della Guardia di Finanza ha consegnato un omaggio floreale prima della ripartenza della processione, a cui hanno preso parte con gli stendardi anche le parrocchie, comunità religiose, confraternite, comunità dei migranti cattolici, comunità ortodosse e associazioni ecclesiali. Mentre il rettore Giovanni Molari, il viceprefetto vicario Beaumont Bortone, l’assessore ai Lavori pubblici Simone Borsari e le altre autorità civili e militari hanno atteso Maria in Porta Saragozza.