Risarcimenti e tombini pericolosi

In molte strade cittadine i tombini destinati a raccogliere l'acqua piovana sono sotto il livello stradale, creando pericolo per i veicoli a due ruote. Il Comune deve vigilare sullo stato del manto stradale. In caso di danni, è possibile chiedere il risarcimento.

Senza generalizzare, è vero che in molte strade cittadine i tombini destinati a raccogliere l’acqua piovana godono di scarsa manutenzione e sono sistemati sotto il livello stradale. Se transitano uno scooter, un ciclomotore o una bicicletta il tombino può costituire una trappola da giungla urbana. Il veicolo a due ruote sbanda e finisce a terra. Contemporaneamente all’imposizione della circolazione lumaca a i 30 all’ora in città, l’amministrazione comunale dovrebbe occuparsi anche di questi dettagli della circolazione. Dunque, lo sfortunato che incappa in buche e tombini malmessi e quindi pericolosi cosa può fare? A chi si può rivolgere per risolvere il problema o farsi risarcire? Va ricordato che è l’ente proprietario o gestore della strada a dover vigilare sullo stato del manto stradale. Quindi, è a quest’ultimo che va inoltrata la segnalazione. In città, ovviamente, il destinatario è il Comune. In caso di danni si può chiedere il risarcimento. La responsabilità civile dell’ente pubblico deriva dalla norma nell’art. 2051 del codice civile, che contempla le cose in custodia: chi chiede il risarcimento derivante da caduta causata da una buca stradale, o da cattiva manutenzione dell’asfalto, può farlo ma è tenuto alla dimostrazione dell’evento e delle conseguenze subite in rapporto di causalità con la cosa in custodia, cioè con quel tratto di strada dove sono presenti la buca o il tombino sconnesso.

mail: beppe.boni@ilcarlino.net

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