
Nel dicembre 2023 la ’Centrale gastronomica’ ha abbassato la serranda: "Da allora è un disastro. Serve una nuova attività o un progetto ad hoc".
Qualcuno, mentre cammina sotto il portico, spia dalle vetrate per vedere cosa si nasconde sotto il cellophane. Qualcun altro invece, rassegnato ormai da tempo, passa oltre e incrocia le braccia.
Era il dicembre del 2023 quando calò il sipario sulla ‘Centrale Gastronomica’, il grande ristorante all’angolo tra via Indipendenza e via Augusto Righi: se l’insegna è rimasta tuttora intatta, così come l’ampio e ormai vuoto dehor all’esterno, le luci si sono spente ormai un anno e mezzo fa.
Ora, l’appello condiviso da diversi cittadini è proprio quello di poter riaprire le porte di un’attività o di dar vita a un progetto che possa animare la strada, soprattutto nelle ore serali, per contrastare il degrado e rendere la via "più sicura". Un appello che viene ribadito da tanti bolognesi.
"Qui intorno – lamenta una passante – i bivacchi sono all’ordine del giorno, così come i gruppetti che si ritrovano a bere e fare chiasso. Senza più un’attività che monitora la situazione, spesso a pochi metri di distanza si fermano persino a dormire sotto il portico: si portano con sé i materassi fino a creare quasi dei letti matrimoniali, stanziando lì per diverso tempo. Un ristorante, un negozio o un’attività di qualsiasi tipo in quell’angolo strategico potrebbe senz’altro aiutare ad arginare il degrado, ma è ormai diverso tempo che aspettiamo possa nascere qualcosa di nuovo in quei locali. Sarebbe un elemento importante per fare un primo passo e riqualificare questa parte del centro storico".
Nel frattempo, le idee di rilancio non sono mancate, ma sembra che bisognerà aspettare ancora un po’ per vederle realizzate.
"Una realtà attiva in quegli spazi potrebbe rivestire, proprio per il luogo in cui si trova, un’importante funzione per la cittadinanza, ovvero aumentare la sicurezza in zona – raccontano invece Loris Bompani e Antonio Musto –. Negli anni ci sono state alcune novità ma poi l’epilogo è sempre stato lo stesso: le serrande tornavano nuovamente ad abbassarsi".
A riavvolgere il nastro, infine, è anche Mario Scaniello: "Il degrado è evidente – sottolinea –. Non è insolito, infatti, che sotto al portico si ritrovino non solo per dormire e sostare per lungo tempo, che sia estate o inverno, ma anche gruppi di giovanissimi che si ubriacano. Uno scenario di degrado che non si presenta soltanto la sera, ma spesso anche durante il giorno. Non dimentichiamoci – conclude il residente – che quando un turista arriva a visitare la nostra città, spesso via Indipendenza e via Righi sono le prime strade che percorre: bisognerebbe fare tutto il necessario per rendere lo scenario della zona più decoroso".
Giorgia De Cupertinis