
Venduto il ristorante Diana di Bologna: ecco chi l'ha acquistato
Bologna, 12 marzo 2025 – Il Diana è stato venduto. La nuova proprietà del tempio della gastronomia cittadina è una società che gestisce alcuni celebri locali della città: la Taverna del Postiglione, Nonna Gigia e Ittico. Tra i soci, ci sono il ristoratore Marco Menzani, che ha portato avanti la trattativa, e il collega Roberto Bugamelli, già titolare con la sua famiglia del Biassanot.
I post su Facebook
La conferma ufficiale della cessione è arrivata alcune ore fa con un annuncio congiunto via Facebook delle pagine di due celebri ristoranti della città: ‘La Taverna del Postiglione’ e ‘La Trattoria dal Biassanot’: “Con orgoglio comunichiamo l’acquisizione del Ristorante Diana, una pietra angolare della ristorazione bolognese. Vi aspettiamo anche al ristorante Diana, per rivivere le atmosfere e i sapori di una Bologna senza tempo”.
I vip che hanno frequentato il locale
Una Bologna, in effetti, quella del Diana che attraversa la storia. Tanti, tra l’altro, i vip che hanno frequentato il locale: da Lucio Dalla a Gianni Morandi e Luca Carboni, ma anche sovrani, grandi registi come Pupi Avati e Federico Fellini che disegnava sui tovaglioli, politici come Sandro Pertini e il senatore bolognese Pier Ferdinando Casini. La vendita del ristorante era nell’aria da tempo.
L’ex titolare presidente della Fortitudo
Il titolare Il titolare degli ultimi anni, Stefano Tedeschi - che è anche presidente della Fortitudo – in verità, è da tempo che stava vagliando proposte per cedere il celebre locale che dal 1909 tiene alta la tradizione tra lasagne, tortellini e carrelli di bolliti. E, un mesetto fa, aveva proprio fissato l’orizzonte per la cessione a marzo. Con una postilla che pare rispettata: "Ciò che mi interessa davvero è che chi acquista il ristorante porti avanti la tradizione bolognese”.
La storia del Diana
Il Diana, in effetti, ha una tradizione che nasce nel 1909, quando aprì al numero 24 di via Indipendenza. Dopo gli inizi da caffè, non si può dimenticare il volto storico del locale, quello di Eros Palmirani, semplice commis di sala nel 1959, poi direttore e proprietario che nel 1985 rilevò il tempio gastronomico in società con Ivo Galletti, fondatore dell’Alcisa e suocero di Tedeschi. Nel luglio 2018, il restyling con ingresso non più su via Indipendenza, ma in via Volturno e l’addio a una cinquantina di coperti. Due anni dopo l’addio di Palmirani e la gestione del solo Tedeschi. Parte ora il nuovo corso.