ROSALBA CARBUTTI
Cronaca

Ristori agli alluvionati. Il governo concede più tempo ai sindaci. E sblocca 400 milioni

Prorogati a marzo 2014 i termini per le domande di intervento. Saranno spesi i fondi non utilizzati per la cassa integrazione. Col credito d’imposta, prestiti alle imprese garantiti dallo Stato.

Ristori agli alluvionati. Il governo concede più tempo ai sindaci. E sblocca 400 milioni
Ristori agli alluvionati. Il governo concede più tempo ai sindaci. E sblocca 400 milioni

"Ristoreremo tutti". Lo assicura il commissario alla ricostruzione post alluvione, Francesco Figliuolo, dopo la riunione a Palazzo Chigi a Roma, presieduta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, presenti, tra gli altri, la ministra Marina Calderone, il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio, il viceministro Galeazzo Bignami e dirigenti del Mef. "La premier Giorgia Meloni ha detto che ristoreremo completamente e sarà fatto. Per gli indennizzi a famiglie e imprese la dotazione è passata da 269 milioni a oltre 600". Un summit, quello di ieri, che ha visto anche una piccola ’punzecchiatura’ al governatore Stefano Bonaccini in merito alle stime dei danni da 8 miliardi: "Di ampio spettro. Poi, magari, si procede su elaborazioni più scientifiche...", le parole di Figliuolo. Per il resto, tante le questioni sul tavolo.

Primo: i fondi. La dotazione sale a 600 milioni, grazie alla conversione di circa 400 milioni non utilizzati per la cassa integrazione e gli ammortizzatori per gli autonomi, previsti dal decreto 61 di maggio, a imprese e famiglie. Una misura su cui il governatore Stefano Bonaccini aveva premuto molto, ma che – fonti governative sottolineano – l’esecutivo aveva sì in animo di fare, ma andava prima valutato l’impatto del provvedimento. Si pensa, poi, a introdurre il credito d’imposta, tipo quello del sisma del 2012 (pure questo invocato più volte da Bonaccini). Ci sarà, insomma, la possibilità di avere una linea di finanziamento garantita dallo Stato e il credito verrà acquistato da Cassa depositi e prestiti. L’altro aspetto, su cui Figliuolo ha rassicurato, è il tema della burocrazia: verrà garantita la "possibilità di fare affidamento diretto" per i lavori "fino a 500mila euro".

Sempre in "un’ottica di semplificazione è stato deciso che la scheda rilevamento danni venga redatta da un professionista accreditato, ma senza ulteriori verifiche da parte Stato e Comuni".

In merito al pressing dei Comuni sugli interventi di somma urgenza, è stato sottolineato dal commissario che "è già in atto l’erogazione dei rimborsi. Parliamo di 289 milioni di euro". Ma il generale ha messo l’accento sul fatto che finora le richieste arrivate sono state "di soli 500mila euro". Di qui la decisione del governo, comunicata ieri sera con una nota di Palazzo Chigi: "In considerazione della presentazione di un numero esiguo di domande di rimborso da parte dei Comuni per le opere emergenziali e della richiesta degli enti locali di un tempo maggiore per l’indicazione delle opere da inserire nei ‘piani speciali’, la cui approvazione sarebbe dovuta avvenire entro 90 giorni, si è deciso di proporre l’estensione di tale scadenza a otto mesi complessivi, fino al mese di marzo 2024".

Infine, la piattaforma Sfinge. Usata per il sisma 2012, sarà attivata da novembre per le richieste di ristori. Una data che aveva fatto storcere il naso ai sindaci romagnoli e ai cittadini alluvionati. Ma il motivo, filtra dalla riunione, sarebbe legato alla necessità di adattare il sistema, come richiesto dalla software house.

Soddisfatto Marco Lisei, ex capogruppo FdI in Regione, oggi senatore meloniano: "Meloni a differenza di altri mantiene gli impegni. Verrà potenziata la struttura commissariale per aiutare i comuni senza personale abbandonati dalla Regione e dalla Città metropolitana, verrà ridotta la burocrazia, il Mef sta valutando sul credito d’imposta per attuarlo nel modo migliore ed evitare gli errori fatti con il sisma del 2012 nel quale ci furono tante irregolarità". Il meloniano, poi, punta il dito sulla Regione che "non ha mandato risultanze sul reticolo idrografico e infrastrutturale prima dell’alluvione. Non so se hanno qualcosa da nascondere, ma senza si fa fatica a lavorare perché sapere le criticità su alvei e strade precedenti all’alluvione serve per ricostruire migliorando la situazione". Dal Pd, la presidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna, Emma Petitti, parla "di risposte importanti da Figliuolo. Ora chiediamo il rispetto dei tempi, perché l’autunno è alle porte". Intanto alla manifestazione di domani a Ravenna della cooperazione agricola, organizzata da Legacoop, si aggiungono i sindacati.

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