Rivive la storia di Durazzo Ecco i cartelli della località

Il piccolo e antico borgo venne spazzato via dalle inondazioni del 1823. L’unica traccia che rimane è un campanile isolato, meta di storici e fotografi

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di Matteo Radogna

Una storia senza tempo quella di Durazzo, la località fantasma di Molinella, che rivive grazie all’unica cosa che non è stata spazzata via dalle inondazioni del 1823: un campanile in mezzo a un terreno coltivato, l’unica parte rimasta in piedi della chiesa dei Santi Filippo e Giacomo, distrutta anch’essa come l’abitato dalla furia dell’acqua. Per ricordare l’esistenza della borgata fantasma di cui i veri confini sono ignoti, verranno installati dei cartelli marroni, posizionati approssimativamente nelle vicinanze della torre senza chiesa. L’idea dei pochi residenti, che abitano casa edificate di recente, è stata raccolta immediatamente dal sindaco Dario Mantovani. Saranno cartelli che non implicheranno i divieti consueti previsti dal codice della strada. Nessun limite di velocità, insomma, ma solo la voglia di ricordare una storia antica fatta di misteri. Sì, perché, oltre ai tanti appassionati di fotografia che provengono da ogni parte della provincia per immortalare il campanile, c’è anche chi scava nella terra alla ricerca dei resti della chiesa sepolta da acqua e fango. Il campanile, del resto, è stata restaurato nel 1993, grazie all’associazione amici dei monumenti di Molinella. Adesso con l’installazione fra un mese dei cartelli, il sindaco Mantovani punta a esaudire un sogno dei residenti: "Volevano i cartelli per ricordare una memoria ancora viva per loro. Ho pensato che fosse giusto farlo e fra un mese li installeremo. Da diverso tempo c’è già un faro che illumina di notte il campanile, meta di tanti appassionati di fotografia e storia locale. È di certo un paesaggio inconsueto di cui a Molinella andiamo fieri".

Il primo cittadino ha già messo in preventivo le polemiche per questa iniziativa: "So già che verrò criticato anche stavolta dei soliti noti, perché i detrattori sostengono che ci occupiamo di cose ‘poco importanti’ come, ad esempio, i murales realizzati nel centro e nelle frazioni del paese – sottolinea il sindaco Mantovani –. In realtà, siamo sempre al lavoro con opere concrete: a Molinella in questo momento è a buon punto il cantiere del sottopasso ciclopedonale alla stazione, mentre sono in partenza gli appalti per il rifacimento di piazza Massarenti e della manutenzione stradale: lavori a dir poco notevoli per diversi milioni di euro di investimenti". Alle piccole e grandi opere, Mantovani vuole affiancare iniziative culturali ugualmente importanti: "Una amministrazione comunale deve essere attenta anche ai bisogni più piccoli – conclude il primo cittadino –, ma non meno fondamentali: alcune iniziative parlano direttamente all’identità del territorio e, in certi contesti, pesano anche di più di investimenti grandissimi".

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