Bologna, 19 agosto 2024 - Tensione nel carcere della Dozza di Bologna. A quanto si apprende, un detenuto del reparto al secondo piano ha aggredito gli agenti della polizia penitenziaria.
Secondo quanto riferisce Francesco Campobasso, segretario per l’Emilia-Romagna del sindacato autonomo Polizia penitenziaria, “un detenuto, dopo un acceso litigio con altri reclusi, è andato in escandescenze ed ha iniziato a inveire anche contro il personale di polizia”.
Tre agenti sono stati colpiti con una mazza occasionale e uno di questi ha riportato traumi alla schiena tanto da doversi recare al pronto soccorso.
Nel carcere non è in corso una rivolta, come invece si era appreso in un primo momento.
"La situazione nelle carceri italiane è sempre più grave. - afferma il segretario generale aggiunto del sindacato di Polizia penitenziaria Sappe Giovanni Battista Durante. - È necessario intervenire con misure drastiche, per evitare che tutto degeneri sempre di più. I detenuti violenti vanno isolati e tenuti chiusi in apposite sezioni detentive, con applicazione del regime di cui all’articolo 14 bis dell’ordinamento penitenziario, ogni volta che, con gesti di questo tipo, mettono in crisi l’ordine e la sicurezza all’interno degli istituti penitenziari". Anche per Durante: "la polizia penitenziaria deve essere dotata del taser o di altri strumento simile" per contrastare la violenza.
Per Donato Capece, segretario generale del Sappe, è necessario intervenire sulla carenza di organico, sulle aggressioni al personale di polizia penitenziaria, sull’adeguamento delle risorse contrattuali e la dotazione del Taser e della tecnologia a supporto della sicurezza. "Dal 2023 si sono registrati 1.760 casi di violenza e 8.164 atti di minaccia, ingiuria, oltraggio e resistenza”, enumera.
Il rappresentante sindacale evidenzia anche i problemi connessi alla gestione dei detenuti stranieri (“da espellere per scontare la pena nelle carceri dei Paesi di provenienza”), di quelli tossicodipendenti e degli psichiatrici, che non dovrebbero stare in carcere ma in comunità adeguate.
“Questi sono eventi che, come più volte denunciato dal sindacato Sappe, destabilizzano l’ordine, la sicurezza e la serenità del personale operante nella casa circondariale di Bologna”, afferma Francesco Campobasso, che auspica l'immediato trasferimento fuori regione degli aggressori.
I poliziotti feriti sono stati portati in ospedale. La situazione resta tesa, ma le violenze sembrano per ora placate.
Almeno tre agenti sarebbero rimasti contusi nei disordini in corso.