Bologna, 23 giugno 2025 – Il Rivolta Pride, per il quinto anno, torna a accendere la città il prossimo sabato 28 giugno. A partire dalle 15.30, ai giardini Margherita, attraversando poi via Dante, per concludersi nel parco della Montagnola, la manifestazione Lgbtqia+, organizzata dall’assemblea autogestita e organizzata Rivolta pride, scende in strada non solo per rivendicare, ancora una volta, il diritto di autodeterminazione sessuale e di genere, ma anche per opporsi al genocidio palestinese e alle politiche securitarie del governo Meloni, come il decreto sicurezza.

Sette i carri che sfileranno, da Rivolta pride e Cassero, che apriranno come ogni anno, fino al trenino delle famiglie arcobaleno, i carri di Mit, Red e Lesbiche in Rivolta, per concludere la parata con un carro dedicato alla lotta contro il cambiamento climatico. L’accessibilità, come specificano le organizzatrici, è garantita a tutte e tutti; infatti, l’intero percorso sarà percorribile da persone in carrozzina, oltre alla presenza di spazi di decompressione a cura della Mala Consilia e di Non Una Di Meno e alla distribuzione di tappi per persone neuro-divergenti.
‘’Crediamo nell’intersezionalità per ottenere diritti per tutte’’, proprio per questo, al grido di ‘No pride in genocide’, la manifestazione di quest’anno si schiera dalla parte del popolo palestinese, esentandosi, inoltre, da qualsiasi sponsorizzazione di aziende o di enti statali, e autofinanziandosi attraverso donazioni online, – che attualmente hanno raggiunto più di duemila euro, ma che dovrebbero arrivare a seimila per finanziare l’intera manifestazione. ‘’Come persone trans* e soggettività LGBTQIA+ siamo sotto attacco globale – ricordano le organizzatrici, facendo riferimento alle ultime aggressioni subite da persone trans a Roma, ma anche le ultime politiche statunitensi e ungheresi – Non basterà Trump a cancellare la storia di Sylvia Rivera e Marsha P. Johnson’’ specifica Rivolta Pride, ricordando la rivolta queer del 1969, che proprio il 28 giugno riempiva le strade di New York.
Così, per tenere viva quella che per la comunità queer, è una modalità di lotta, il corteo si concluderà sul palco della Montagnola, dove non mancheranno spettacoli di cultura ballroom e esibizioni di Drag queen.
Il percorso del corteo
Il concentramento sarà ai Giardini Margherita dalle 15.30. Da lì il corteo partirà alle 17 ed entrerà in centro da porta Santo Stefano. Da via Santo Stefano si svolterà in Via Dante, per poi proseguire su Viale Giosuè Carducci in direzione Nord fino all’incrocio con Via Irnerio. L’ingresso in Montagnola avverrà dalla seconda rampa di Via Irnerio. All’ingresso ci saranno alcune persone del gruppo simpatia per aiutare le persone in carrozzina - qualora ce ne fosse bisogno - a percorrere la rampa di ingresso, che è molto lunga. L’intero percorso è lungo poco più di 3 km. Nel Parco della Montagnola si terranno gli interventi politici conclusivi, intermezzati dalle performance del coro Komos e di Freek House, Boloroom e Brigate Rosa e conclusi dal live set di Godblesscomputers.