Roberto Mercadini, la Bibbia e l’umorismo: "Racconto Giona come non lo avete mai sentito"

L’attore e poeta questa sera al teatro Dehon con il suo ’Fuoco nero su fuoco bianco’: "Punto sullo straniamento".

Roberto Mercadini, la Bibbia e l’umorismo: "Racconto Giona come non lo avete mai sentito"

Roberto Mercadini, la Bibbia e l’umorismo: "Racconto Giona come non lo avete mai sentito"

Su Rai 3 è l’ospite fisso di Geppi Cucciari in ‘Splendida Cornice’. Ma Roberto Mercadini è tanti in uno: poeta, attore, autore, comico e youtuber cesenate. Tra una diretta e l’altra, solca i palcoscenici di tutta Italia. Questa sera alle 21 sarà al Dehon con ‘Fuoco nero su fuoco bianco. Un viaggio nella Bibbia ebraica’. Perché è anche uno studioso, appassionato, di cultura ebraica.

Mercadini, in che modo racconta la Bibbia ebraica?

"Racconto la storia di Giona, evidenziando le situazioni paradossali, distoniche. Una delle reazioni che possono sorgere leggendo la Bibbia ebraica è il riso. Ma non è il riso grasso, di qualcuno che vede una cosa buffa, è il riso dello spiazzamento, della sorpresa".

Quando ha iniziato a interessarsi alla cultura ebraica?

"A vent’anni studiavo ingegneria e avevo bisogno di qualcosa di ‘esotico’. La cultura ebraica è una cultura della ‘parola’ e per me che sono uno scrittore e un narratore, che lavora e vive con le parole, è straordinariamente affascinante. Nella cultura ebraica si commenta la Bibbia, non solo in ogni singolo episodio, ma in ogni singolo versetto, in ogni singola parola. Come se fosse un testo infinitamente denso e portatore di significato. Questo, per una persona che ama la parola, è affascinante".

Quale altro elemento l’affascina?

"L’umorismo. Per me è un elemento importante. Mi accorgo prima degli altri della lacuna, colgo la distonia, la stranezza. Ci giro attorno e la approfondisco finché dalla semplice stranezza non ne viene fuori un aspetto comico".

Attore, comico, scrittore, poeta, youtuber. Ma da bambino che futuro immaginava?

"Già a 12 anni pensavo di fare lo scrittore, ma mi piacevano anche i comici. In modo un po’ confuso sognavo di salire sul palco e far ridere le persone. Alla fine questi sogni, che sembravano divergenti, si sono realizzati entrambi".

Se dovesse scegliere una definizione tra queste quale sarebbe?

"Narratore, che per quanto vaga le riunisce tutte. Ma anche oratore".

Qual è la sua opinione in merito al conflitto in Israele?

"La violenza genera violenza. Accade quando c’è un attentato, quando muore un civile da una parte e dall’altra. Gli sviluppi sono imprevedibili e nessuna delle ipotesi lascia ben sperare".

Amalia Apicella