Al parco della Chiavica di Mordano è di nuovo tempo di ‘Rock a tutta birra’. Quattro giorni di festa, da stasera al 30 luglio, per la 28esima edizione di uno degli appuntamenti più attesi della zona. Il ritorno in pista di un evento che, tra fiumi di birra, gastronomia di qualità e tanta musica dal vivo, ha calamitato nella frazione migliaia di persone. Quasi un rituale, prima del Covid e del biennio di stop forzato, la sua collocazione in agenda ai primi di settembre. "Giochiamo d’anticipo per scongiurare altri colpi bassi del virus ed allontanare la minaccia del meteo avverso – spiega Devis Bianconi dell’organizzazione che conta una settantina di volontari in gran parte affiliati alla Pro Loco di Mordano –. C’è una gran voglia di tornare alla normalità e vivere un contesto che fa rima con aggregazione e divertimento".
Già, perché il gettone del 2020, con prenotazione obbligatoria e posti rigorosamente a sedere, si è discostato troppo dalla vera essenza della manifestazione. "Gli investimenti per la fornitura delle materie prime e degli allestimenti ricalcano, anche dal punto di vista dei quantitativi, quelli del passato – anticipa –. Le nostre aspettative sono buone ma andranno verificate sul campo".
E allora via libera ad una ricca programmazione artistica, tutta ad ingresso libero. Questa sera spazio al Gallo Team, guidato dal celebre bassista imolese Claudio Golinelli, con l’apertura del Roberto Formignani Trio. Sonorità e ritmi del passato nella giornata successiva. Riflettori puntati sulla super band live Divina con il format ’80 voglia di 90 e 2000’. Uno spettacolo anticipato dai suoni de ‘La Mossa’. Rock protagonista il 29: dalla ‘Blody Glory Band’ al tributo agli AcDc dei ‘Black Bells’. A seguire il set di Dj Wally in salsa afro-brasil. Gran finale il 30 con ‘I Rio’, sul palco dopo l’open act di Nico Arezzo, poi Dj Gabot. "Un canovaccio collaudato che accontenta i gusti musicali di tutti – conclude Bianconi –. Siamo tra le poche feste che propongono ancora 7 o 8 varietà diverse di birra. Grande attenzione anche alla cucina".
Mattia Grandi
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