Rogo a Monte Sole, evacuato un campeggio

L’incendio è partito vicino a un camping naturista, poi ha lambito alcune case: sfollate 200 persone. Pompieri al lavoro per ore

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Un rogo devastante ha spezzato la quiete, ieri pomeriggio, nel tranquillo parco di Monte Sole a Marzabotto. Duecento persone sono state evacuate.

Siamo in località San Martino, a Marzabotto. Erano da poco passate le 13 di ieri quando, nei pressi del camping naturista Cà Le Scope, qualche residente dell’area campeggio, che stava facendo una passeggiata tra i boschi, ha iniziato a vedere un forte fumo alzarsi da una gola tra le montagne dell’Appennino.

Il tempo di tornare al campeggio per avvisare i gestori e nell’aria, complice anche un forte vento che si era alzato da poco, si è iniziato a sentire un odore acre e pungente di bruciato. La foresta di Monte Sole stava bruciando in concomitanza di un pendio impervio per cause che, anche per adesso, rimangono sconosciute.

Sono subito stati avvisati i vigili del fuoco tramite la centrale del 115 e, al loro arrivo sul posto, la situazione era dilagata a tal punto che le fiamme stavano per lambire il campeggio.

Questo è, dunque, stato evacuato e tutte le persone ospiti sono state trasferite in centro a Marzabotto. Oltre a loro sono stati fatti allontanare anche i residenti di due case che si trovano poco distanti dal rogo. Sono state in tutto duecento, infatti, le persone sfollate.

A causa del fatto che l’area era difficile da raggiungere, incuneata tra i monti, e a causa del vento che non ha mai smesso di soffiare, i pompieri ci hanno messo ore a circoscrivere il rogo e le fiamme che hanno continuato, per tutto il pomeriggio, a lambire l’area abitata del comune.

Sono intervenuti novanta uomini e circa venti squadre con svariati mezzi. A domare il rogo di Monte Sole c’erano i pompieri di Modena, Bologna, Vergato, Pianoro, Gaggio Montano e Monzuno. Oltre a tutte le squadre di terra di questi distaccamenti sono intervenuti, via aerea, un elicottero del 115 e, in tarda serata, con l’obiettivo di domare l’incendio prima che il vento si alzasse ancora di più, un Canadair.

"Gli uomini dei vigili del fuoco si sono prodigati senza sosta per domare l’incendio e spegnere ogni fiammella rimasta - ha dichiarato in serata il sindaco di Marzabotto Valentina Cuppi -. Rimarranno anche tutta la notte".

Le varie squadre, dunque, stanno organizzando le turnazioni di sorveglianza e bonifica, e potrebbero rimanere anche tre giorni in zona almeno per evitare che anche una minima scintilla riaccenda il rogo. Con loro sul posto anche i carabinieri forestali.

È passato esattamente un mese dall’incendio che ha devastato le colline di Vergato mandando in fiamme circa cinquanta ettari di montagna.

Le cause dell’incendio di ieri pomeriggio ad ora non sono ancora note. Certo è che la siccità che imperversa tra le campagne e l’Appennino della zona rendendo il terreno un luogo ideale per l’eventuale scatenarsi di roghi.

Zoe Pederzini

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