GIAN ALDO TRAVERSI
Cronaca

Ronn Moss al Bravo Caffè: "Ero e sono un musicista"

Domani il concerto dell’attore e cantante, ex bassista dei Player "Le persone vengono a vedere Ridge ed escono conoscendomi davvero".

Ronn Moss al Bravo Caffè: "Ero e sono un musicista"

Ronn Moss, celebre (ex) attore di Beautiful, oggi. musicista a tempo pieno

"Ero un musicista prima di Beautiful e lo sono ancora. Tutta colpa dei Beatles". Il pop rock melodico di Surprise Trip Love, album girato tra New York e la Puglia che Ronn Moss domani sfoglia per chitarra e voce al Bravo Caffè, ha un mood riflesso negli stupori della California dei romanzi di Ellroy. Origini che non sbiadiscono, bicchiere mezzo pieno, quindi, per il cantattore che conosciamo per Ridge Forrester negli intrighi soap di Beautiful, perché l’ex bassista dei Player è tornato da tempo a essere musicista a tempo pieno. A condividerne la ribalta dalle 22 Lele Boria alla batteria, Pino Di Pietro alle tastiere e Alex Carreri al basso.

Ronn, quali sorprese ci riserva?

"Quelle di chi ama questa parte del viaggio, perché le persone che vengono al concerto per vedere Ridge escono avendo conosciuto Ronn che interpreta brani originali, hit americane e italiane".

L’altra fase è già archiviata? "Convive, mi sento un performer che crea in ambiti diversi mutuando le gioie della musica da Eric Clapton ed Heart, Boz Skaggs e Gino Vannelli che hanno diviso i riflettori con i Player, oltre che dai classici del jazz e del rock".

Che cosa ci svela ’Surprise Trip Love’?

"Il docu-film in cui recito, prodotto con Tiziano Cavaliere, parla di un agente di cambio di New York truffato dai fratelli di una donna di cui si innamora in Puglia. Da qui è nata la title track. Dentro ci sono anche i soldi e la politica".

Il brano che più la rispecchia? "Difficile filtrare. Ma dico Io che amo solo te di Sergio Endrigo che scelsi di cantare nel tentativo di imparare l’italiano. Poetica che vive di flussi creativi che planano da un’altra dimensione". Ricordi belli e brutti legati ai Player?

"Suonare per 250mila persone come opening act di Eric Clapton è il più bello. Il più brutto è quando ci siamo lasciati". S’identifica ancora con ’Baby Come Back’, la hit che vi rese celebri?

"La suono in tutti i concerti".

Gli autori italiani che la catturano?

"Ne ho molti, da Lucio Battisti e Bocelli a Dalla e Vasco".

Al Festival di Sanremo ci andrebbe?

"In passato mi è stato proposto un paio di volte, ma ero impegnato in altri progetti. Mai dire mai".

Beautiful, un ottovolante che le ha più dato o più tolto?

"Mi ha dato un reddito fisso per crescere le mie figlie interpretando un personaggio che è rimasto con milioni di fan in tutto il mondo, ma mi ha tolto la possibilità di fare tournée per 25 anni".

È arcinota la sua dilezione per la Puglia…

"Spesso me ne sto tra gli ulivi secolari, dove senti la natura crescere, è come vivere la storia sulla propria pelle, è il luogo dell’anima".