Ruba la cassaforte all’Opera Marella: denunciato

Un uomo di 54 anni è stato denunciato per ricettazione e tentato furto dopo essere stato sorpreso all'interno di un laboratorio di analisi. I carabinieri hanno scoperto che aveva rubato una cassaforte dalla comunità "Pronto Soccorso Sociale Padre Gabriele Digani".

Ruba la cassaforte all’Opera Marella: denunciato

Ruba la cassaforte all’Opera Marella: denunciato

Dante lo avrebbe confinato nel più pronfondo dei cerchi dell’Inferno, nella ghiaccia del Cocìto, dove vengono puniti i traditori dei benefattori. I carabinieri sono stati meno severi: lo hanno denunciato per ricettazione e tentato furto, oltre ad aver informato il tribunale della violazione del regime di messa alla prova di cui il cinquantaquattrenne godeva.

L’uomo, tanti precedenti per reati contro il patrimonio e fatti di droga, è stato fermato l’altra notte, sorpreso all’interno di un laboratorio di analisi di via dell’Artigiano. Non era ancora riuscito a portare via nulla, ma aveva con sé arnesi da scasso, a ‘giustificare’ la sua presenza nella struttura. I militari del Radiomobile hanno poi appurato che l’uomo fosse arrivato in via dell’Artigiano in bici, anche in questo caso di ignota provenienza, dove aveva legato alla buona una cassaforte.

I carabinieri hanno quindi portato al comando il cinquantaquattrenne, per tutti gli accertamenti del caso. E contemporaneamente hanno chiamato la Sezione investigazioni scientifiche per aprire la cassaforte. Proprio mentre erano impegnati a farlo, alla stazione carabinieri del Navile è arrivata una chiamata da Fabio Mele, responsabile della comunità ‘pronto soccorso sociale Padre Gabriele Digani’, all’Opera padre Marella di via del Lavoro, che denunciava il furto, subito nella notte nella struttura. La certezza che si trattasse dello stesso caso è arrivata dall’apertura della cassetta, quando sono stati trovati all’interno i documenti della comunità, oltre a 2.700 euro. È poi emerso che l’uomo, non certo un esempio di gratitudine, era stato pure ospite di una delle strutture dell’Opera Marella, a Sasso Marconi. "Erano le 4,30 del mattino quando mi hanno chiamato – spiega Mele –. Era tutto a soqquadro: l’intruso era entrato dalla chiesa, dove aveva lanciato per aria mobili e suppellettili, in cerca di qualcosa da rubare. Da lì si è poi spostato in sagrestia, in un locale attiguo che usiamo come archivio, passando poi nella comunità, nella stanza dei colloqui dello psicologo e nel mio ufficio. Danneggiando tutte le porte, lasciando il disastro dietro di sé. Il peggio lo ha fatto nel mio ufficio". Da dove, appunto, sono stati portati via un telefono, la cassaforte e altri oggetti, tra cui una borsa che era appartenuta a padre Digani, utilizzata per mettere la refurtiva. "Ho chiamato subito i carabinieri – dice ancora Mele – e hanno inviato la Sis, che ha rilevato le impronte e preso i video della sorveglianza. Poi abbiamo saputo che questa persona era stata fermata e aveva con sé la cassaforte. Che ci è stata restituita e di questo ringrazio i militari. I danni alla struttura però sono tanti: ci sarà molto da fare".

Nicoletta Tempera