FABIO MARCHIONI
Cronaca

Rubati i pali dell’aula all’aperto. Appello ai ladri: "Restituiteli"

Depredata l’aula a cielo aperto della scuola media di Gaggio Montano. A denunciare pubblicamente l’accaduto sono le insegnanti Martina Carnia...

L’aula all’aperto di Gaggio Montano

L’aula all’aperto di Gaggio Montano

Depredata l’aula a cielo aperto della scuola media di Gaggio Montano. A denunciare pubblicamente l’accaduto sono le insegnanti Martina Carnia e Melania Chiosso che, insieme agli studenti, si prendono cura di questo spazio. "Il furto risale alla pausa natalizia – rivela Melania Chiosso, insegnante di matematica e scienze –. Noi, ovviamente, ce ne siamo accorte al rientro dalle vacanze, una volta tornate sul posto. Sono spariti quaranta pali di castagno di 2,50 metri di lunghezza, scortecciati, che avremmo dovuto utilizzare per sistemare dei tavoli da mettere a disposizione di tutti, residenti e turisti. I ragazzi sono rimasti profondamente delusi".

L’aula-prato è circondata da siepi e boschi, posta all’inizio del sentiero CAI 157A che unisce Gaggio Montano al tracciato di crinale verso Ronchidoso. Lo stesso sentiero l’anno scorso è stato intitolato a Carmelo Adagio, indimenticato preside della scuola scomparso nel 2022. Nel giro di qualche anno lo spazio è stato provvisto di casette per uccellini e piccoli manufatti in argilla disposti fra i rami degli alberi. Nonostante il dispiacere per l’incidente, le insegnanti non demordono. "Come abbiamo già scritto sui social – insistono le professoresse – chiediamo a chi ha preso i pali di restituirli, riportandoli nel luogo dove li ha presi. Il materiale rubato è stato acquistato con fondi della scuola. Se il nostro appello rimarrà inascoltato, proporremo di finanziare un nuovo acquisto con la produzione e la vendita di piantine da orto nei mesi di febbraio e marzo. Questo progetto è troppo importante per arrendersi a un gesto così meschino". Un furto sicuramente bizzarro, dato il basso valore della refurtiva e l’elevato ingombro della stessa, difficile da compiere senza essere scoperti.

Fabio Marchioni