Rumore, il Marconi si difende: "Meno sorvoli"

L’ad Ventola: "La maggior parte delle partenze è dirottata sul lato Bargellino". Ma il Pd si oppone: "I cittadini ce ne segnalano molte di più"

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di Giorgia De Cupertinis

"Non sarà un’estate facile, anche se la situazione è attualmente sotto controllo. Ci stiamo impegnando il più possibile per diminuire i disagi, effetti di una ripartenza post-pandemia certamente più rapida di quello che potevamo aspettarci. È bene ricordare, però, che non possiamo gestire l’intero sistema". Enrico Postacchini, presidente dell’aeroporto Marconi, mette le mani avanti: seppur "l’azienda abbia i nervi saldi per affrontare questa stagione – fa eco l’amministratore delegato, Nazareno Ventola – preferiamo non fare promesse che non possiamo mantenere". Nelle ultime settimane, infatti, sono state diverse le problematiche legate allo spazio aeroportuale della città, dalle lunghe attese fino agli ingorghi appena fuori lo scalo e l’arrivo di un migliaio di bagagli disguidati. Uno scenario complesso, insomma, che ora l’aeroporto intende sviscerare in ogni suo aspetto, ma soprattutto "sprovincializzare", perché queste difficoltà "sono ora comuni a tutti gli aeroporti d’Europa". A partire dal rumore, dove i disagi e gli interventi in merito sono stati rapidamente tradotti in numeri. "C’è già stato un calo del 20% dei sorvoli della città rispetto al 2019, con una prevalenza dei voli sul lato del Bargellino. Ed Enav sta studiando la possibilità di diminuire ancora voli sulla città per limitare il rumore sulle zone più popolate – afferma Ventola –. Per quanto riguarda i voli notturni, dalle 23 alle 6 del mattino, nel corso del 2022 sono stati circa l’11% del totale. E di questa percentuale solo il 6% ha volato sulla città, mentre il 94% sul Bargellino. In tutto sono poco più di duecento voli in sei mesi, il 2% del totale".

E’ noto, ormai, che "il sistema sia sottoposto ad un livello di stress importante – continua Ventola –, abbiamo ripristinato i livelli occupazionali del 2019, ma l’handling sta soffrendo in maniera significativa". Da qui il consiglio, non piaciuto a tutti, di viaggiare solo con bagaglio a mano, "o quantomeno cercare di riempire quest’ultimo con il necessario per affrontare i due giorni in attesa dell’arrivo dei bagagli". Si fa strada, infine, anche la richiesta di un presidio fisso dei vigili per diminuire le problematiche legate agli ingorghi in rotonda, "almeno d’estate", ideata sposata anche Fratelli d’Italia. "Come Fdi dobbiamo rilevare che un numero così elevato di verbali - specifica la consigliera comunale Marta Evangelisti – potrebbero certamente essere evitati con un presidio fisso di agenti, a fungere da deterrente per i trasgressori".

Le giustificazioni del Marconi, però, non bastano al Pd: "Le scuse ci sono, ma c’è anche una grossissima responsabilità dell’

aeroporto – ribatte il consigliere comunale Claudio Mazzanti, ex assessore alla Mobilità –. Qui bisogna rivedere tutto il sistema. Non solo: i cittadini ci segnalano mediamente 12 voli a notte: si deve lavorare per risolvere i problemi di rumore o funzionalità.". Anche Coalizione Civica boccia le parole dei vertici dell’aeroporto sul rumore: "Solo nei mesi di aprile-maggio-giugno sarebbero 107 i voli notturni fuori dalla non rispettata fascia oraria".

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